Air Show Pratica di Mare 17-18 Giugno
Finalmente è arrivato il tanto atteso evento che da più di un anno ha visto l’AM impegnata nei preparativi per celebrare il suo centesimo compleanno, nascita che risale al lontano 1923.
In queste giornate abbiamo assaporato il risultato di tanto lavoro, lo spettacolo conclusivo desiderato da migliaia di persone, addetti ai lavori, fans, amici dei vari club o dai semplici curiosi.
Molte sono state le iniziative intraprese dopo il 28 marzo, data della fondazione, che sono state realizzate in tutte le basi militari della Forza Armata.
L’ Airshow si è svolto sull’ Aeroporto di Pratica di Mare sabato 17 e domenica 18 giugno. Le giornate autorizzate per questo evento sono state davvero impegnative per tutto lo Staff del Gen. SA L. Goretti. Un lavoro meticoloso e accurato nel definire ogni minimo dettaglio, nulla è stato trascurato, scrupolosi anche nella gestione e organizzazione per l’accoglienza di migliaia di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e non solo.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Difesa Guido Crosetto hanno presenziato all’evento.
Molte sono state le esibizioni di velivoli del passato e del presente che hanno fatto la storia.
Un segno suggestivo per ricordare questo importante anniversario è stato proposto da una formazione di F35, Eurofighter e T-346- che, sorvolando l’aeroporto, hanno disegnando in cielo il numero cento.
Venerdì 16 abbiamo partecipato allo “spotter day” organizzato appositamente per tutti gli appassionati di fotografia del settore. Abbiamo assistito alle prove della manifestazione aerea e partecipare al lavoro di squadra di tutti gli operatori tecnici, piloti, specialisti e personale della Forza Armata che hanno apportato gli ultimi dettagli prima dell’air show finale.
Molti spotter sono giunti da diverse parti d’Europa per assistere al volo del glorioso TF-104 arrivato dagli USA tramite un C-130 dell’AM, rimontato poi a Grosseto. Ai comandi il pilota ex PAN Pierpaolo Ciacchi. Immatricolato con codici americani, l’ex spillone prestò servizio presso il XX° Gruppo Volo.
Il Capo di SMA, con questo air show, ha voluto ripercorrere i 100 anni della Forza Armata, per questo nell’ area fronte, hangar 14esimo Stormo, è stata allestita una mostra vivente con uomini che affiancavano mezzi storici indossando le varie divise susseguitesi nei tempi, ripercorrendo cronologicamente tutto il periodo che va dal 1923 ai giorni nostri.
Quest’area è stata chiamata “Camp 100” dedicata proprio alla rievocazione storica delle gesta di uomini e donne in azzurro. Il numero 100 è stato utilizzato anche nel logo, creato in occasione dell’evento e utilizzato come emblema per l’anno 2023. Inserito in questa aerea, il pubblico presente, ha potuto conoscere i tanti passaggi avvenuti di generazioni in generazioni, sia riguardo la formazione dei piloti che l’evoluzione tecnologica avuta dai mezzi, passando dal Caproni CR 42 fino ad arrivare al F 35 lighting, l’ultimo aeroplano di quinta generazione. Pensiamo all’evoluzione che c’è stata dal mezzo del glorioso Pilota Francesco Baracca, che volò con un aeroplano costruito in legno e tela, una sola mitragliatrice e un motore a pistone di poca potenza, alla Seconda Guerra mondiale, con aerei fatti in metallo, motori più performanti e con capacità belliche maggiori, per arrivare negli anni ’70 ’80, ai primi jets con motore a turbina ed infine a quelli di ultima generazione.
Altri hangar sono stati allestiti con simulatori di volo professionali per permettere ai partecipanti di qualsiasi età di provare l’ebrezza di essere un pilota militare. Grandi e piccoli hanno potuto divertirsi ripercorrere l’evoluzione dello strumento aereo fino ad arrivare alla dimensione spaziale e nel contempo rendersi conto quanto sia impegnativo volare con mezzi complessi come quelli veri.
Mentre oggi ormai si parla di aeroplani di quarta e quinta generazione, qui a Pratica di Mare, si è potuto vedere anche il ritorno del TF -104 G, un aeroplano di terza generazione, usato nei periodi della guerra fredda, che la nostra AM è riuscita a tenere in vita per ben quarant’anni, dal 1964 al 2004. Proprio in questa base smise di volare per termini tecnici e soprattutto perché la FA necessitava di passare ad un sistema d’arma più moderno. Dalla Dismissione dell’F-104 entrarono in servizio una trentina di F 16 ADF block 15, ex ricondizionati con un monte ore in leasing dall’America, per colmare al vuoto momentaneo lasciato dallo Spillone, fino all’arrivo degli F-2000 A, aerei di quarta generazione con tecnologie decisamente più moderne rispetto all’ F 16. Qualche anno fa, infine, sono entrati in servizio gli F-35 A, prima presso gli stormi di Amendola, sede del 32° Stormo e quest’anno al Ghedi, sede dei gloriosi diavoli rossi nonché il 6° Stormo. Questi due assetti aerotattici inseriti nel programma Difesa Aerea sono sempre in allarme per evitare che qualsiasi minaccia possa attraversare il nostro spazio aereo. È appurato che gli Eurofighter sono più idonei nell’intercettazione ma, essendo aerei di 5° generazione, posso comunque essere impiegati nello svolgimento di questo servizio.
La FA, ha permesso di continuare a sostenere l’iniziativa “Un dono dal cielo per AIRC”, la raccolta di beneficenza promossa dall’Aeronautica Militare a favore della ricerca oncologica, i cui fondi verranno
Destinati all’acquisto di macchinari di ultima generazione per l’IFOM, Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare. I presenti sulla Base hanno potuto contribuire tramite l’acquisto di gadget: patch commemorative, magliette, modellini, dedicati al centenario. È stata un’iniziativa pregevole dell’AM pensare ai meno fortunati, offrendogli anche la possibilità di assistere all’evento. Essere solidali con le persone più bisognose è un motto imprescindibile che l’Arma Azzurra ha sempre portato avanti con sensibilità e umanità, dimostrando grande responsabilità non solo a livello militare ma anche umano, sempre proiettata al servizio del Paese, come il soccorso e l’attivazione capillare per la difesa della vita, attività meno appariscente ma di inestimabile valore.
Per organizzare l’evento e garantire la massima sicurezza, fluidità e tranquillità ai partecipanti e poter godere della bellezza di una tale manifestazione, sono state coinvolte anche le altre agenzie governative: la Prefettura, Questura, Polizia Municipale, il 118, la Protezione Civile e Vigili del Fuoco.
Tutta l’organizzazione è stata improntata nel totale rispetto dell’ambiente operando secondo le direttive studiate meticolosamente dalle autorità superiori.
IL LOGO DEI 100 ANNI
Per onorare questo prestigioso e significativo traguardo è stato scelto dallo stesso autore, Francesco Simone, il nome “Per omnia Coela, “In ogni cielo”. Dal punto di vista grafico il logo risulta molto comunicativo. Gli elementi appaiono “puliti” e ben equilibrati ed è stato progettato in modo tale che, pur riempiendo tutto lo spazio, possa essere utilizzato in diverse dimensioni senza alterare il suo valore espressivo. Semplici ed essenziali gli elementi che “raccontano” in maniera esplicita il centenario, rappresentato dal numero 100 e dalle due date 1923-2023. Anche nella grafica del logo troviamo la storia del passato, presente e futuro. I due zeri, che rappresentano le onde d’urto provocate da un velivolo che supera la velocità del suono, rimandano allo stile futurista. A completare la simbologia il semicerchio in basso a destra rappresenta, idealmente il senso di continuità della storia dell’Aeronautica Militare. Un espediente grafico che trova nella presenza dei due aeroplani, uno riconducibile all’epoca della Costituzione della Forza Armata e l’altro contemporaneo, il completamento di un ideale percorso storico che come indica la direzione del volo ieri come oggi vede l’Aeronautica Militare puntare sempre a nuovi e più alti orizzonti per il bene e al servizio esclusivo dell’Italia.
La manifestazione oltre ad essere un grande spettacolo per il pubblico è considerata anche una grande esercitazione, un banco di prova, per rischierare personale e mezzi. In effetti quando vengono organizzati questi eventi non sono mai solo manifestazione fini a sé stesse ma un’occasione per dimostrazione e far conoscere al pubblico quali siano le capacità e le potenzialità dell’Aeronautica Militare e come si addestra per essere sempre al servizio del cittadino e del Paese. Anche in questo stesso momento, mentre si celebra il centenario, molte donne e uomini dell’Aeronautica Militare sono impegnati in missioni all’estero. L’ Aeronautica non si ferma mai, il servizio allo Stato è sempre attivo e garantito 365 giorni all’anno 24 ore su 24 oggi ne è stata data una prova in maniera più ampia e corale ed è stato entusiasmante partecipare a questo connubio di passione e professionalità, dedizione, amore e servizio.
PROGRAMMA DI VOLO.
Dalle ore 9 alle ore 20:30 è stato possibile visitare il “Villaggio AM” dove è racchiuso tutto il mondo dell’aeronautica. I visitatori hanno potuto provare i simulatori ludici e ammirare tutte le componenti operative, tecniche e logistiche della Forza Armata. Nel “Campo 100” è stato come viaggiare nel passato ripercorrendo tutta la vita dell’Aeronautica e assistendo alla Mostra Statica dei velivoli che ne hanno fatto la storia. Uno spettacolo davvero coinvolgente. Presente fra i veicoli in mostra statica il caccia TF-104G Starfighter con la sua speciale livrea celebrativa, l’aquila turrita, scelta per il jet della Starfighters Aerospace. I festeggiamenti hanno coinciso con la Coppa Italia Droni per cui si sono potute vedere le gare dei piccoli oggetti volanti. In programma anche una mostra industriale del settore aerospaziale grazie alla presenza delle principali industrie del comparto Difesa. In questa occasione si è assistito ad una dimostrazione “off-road” su veicolo di tipo LINCE AM, su un circuito sterrato realizzato ad hoc per l’occasione.
Elenco velivoli in linea volo: modello e anno:
Caproni CA.3 (1917); SPAD VII-XIII (1917); Supermarine SPITFIRE V (1946); Lockheed P-38 “Lightning” (1946); North American P-51 “Mustang” (1947); Fiat G-46 (1948); North American T-6 “Texan” (1949); Republic P-47 “Thunderbolt” (1950); Lockheed T-33“Shooting Star” (1952); North American F-86 “Sabre” (1955); Fiat G-91 (1959); Aermacchi MB-326E (1961); Douglas DC-6 (1962); Lockheed F-104 “Starfighter” (1963); Siai S-208 (1968); Siai SF-260 (1977); Aermacchi MB-339A (1982); MRCA “Tornado” IDS (1982); Agusta-Bell HH-212 (1983); Dassault Falcon 50 (1985). Aeritalia-Embraer AMX “Ghibli” (1989); Nardi-Hughes NH-500 (1990); Dassault Falcon 900 (1995); Piaggio P-180 (1998); Airbus A-319CJ (2000); Lockheed C-130J “Super Hercules” (2000); Eurofighter F-2000 “Typhoon” (2003); Alenia C-27J “Spartan” (2005); General Atomics MQ-9 “Reaper” (2008); Boeing KC-767 (2011); Agusta-Westland HH-139 (2012); Leonardo T-346 (2014); Lochkeed F-35A “Lightning” (2015); Agusta-Westland HH-101 (2016); Gulfstream G-550 CAEW (2016); Beechcraft King Air 350 SPYDR (2016); Lochkeed F-35B “Lightning” (2017); Leonardo P-72A (2018);
FORMAZIONE “LEGEND” North American T-6 “Texan” (1949); Fiat G-46 (1949); Aermacchi MB-326E (1962); Aermacchi MB-326K (1964); SIAI U-208A (1968); SIAI SF-260 (1977); Aermacchi FT-339CD (1995): Leonardo T-346 (2014).
Elenco Aeromobili in mostra statica:
Blériot XI (1910); Monoplano Gabardini (1913); Ansaldo SVA (1918); Caproni CA‐100 (1928); Macchi-Castoldi MC‐72 (1931); Macchi MC‐202 “Folgore” (1941); Macchi C‐205V “Veltro” (1943); Stinson L-5 “Sentinel” (1947); Aermacchi MB‐308 (1948); Macchi M-416(1948); Fiat G-46 (1949); North American T‐6 “Texan” (1949); Douglas C‐47 “Dakota” (1950); Piaggio P‐149 (1953); Agusta-Bell AB‐47 (1954); Fiat G‐91 (1959); Piaggio P‐166C (1960); Aermacchi MB‐326E (1962); Lockheed/Aeritalia F-104 “Starfighter” (1963); SIAI Marchetti S-208 (1968); SIAI-Marchetti SF-260 (1976); Aermacchi AT-339/PAN (1982); MRCA PA-200 “Tornado” (1982); Agusta-Bell AB‐212 (1983); Grob G-103 “Twin Astir” (1984); Dassault Falcon F-50 (1985); Aeritalia-Embraer AMX “Ghibli” (1989); Nardi-Hughes NH-500 (1990); Piaggio P-180 “Avanti” (1994); Dassault Falcon F-900 (1995); Lockheed Martin C-130J “Super Hercules” (2000); Canadair CL-415 (2002); General Dynamics F-16 “Fighting Falcon” (2003); Eurofighter F-2000 “Typhoon”(2003); Alenia C-27J “Spartan” (2005); General Atomics MQ-1 “Predator” (2005); Boeing KC-767A (2011); Agusta-Westland HH-139 (2012); Lockheed Martin F-35 “Lightning” (2015); Leonardo P-72A (2016); Gulfstream G-550 CAEW (2016); Agusta-Westland HH-101 (2016); Beechcraft King Air 350 SPYDR (2016); Tecnam P-2006T (2016).
Special Tails RSV 311.
Il C-27 il 346 e l’Eurofighter sono stati preparati nelle loro rispettive derive con il simbolo della festa del centenario, con gli stemmi del reparto sperimentale volo e del 311° gruppo a cui appartengono i piloti di questi aerei. Tra i tanti compiti del reparto sperimentale volo c’è anche quello di dimostrare le caratteristiche uniche di questi prodotti dell’industria nazionale, quindi del sistema paese, portandoli al limite delle loro capacità, come ad esempio il C-27 che riesce a compiere delle manovre: tonneau a botte, discese rapide, virate strette che normalmente non sono proprie di un velivolo da trasporto.
Special Tail TF-104 G.
Il leggendario TF-104G è stato l’aereo più atteso dai molti appassionati del settore. E’ un velivolo affasciante che in Italia è stato dismesso nel 2004, sarebbe stato un peccato farselo scappare. Poterlo rivedere è stato un sogno, sogno che l’AM ha trasformato in realtà, recuperandolo dalla Florida e trasportandolo con un C-130J sulla base aerea di Grosseto dove sono state riassemblate coda e ali. Dopo alcuni voli di collaudo del pilota ex PAN Pierpaolo Ciacchi, lo abbiamo visto a Pratica di Mare con la deriva verticale di base nera, in centro lo stemma 100 sopra l’aquila turrita, simbolo del brevetto pilota militare e intorno le 4 squadriglie di colore oro che compongo lo stemma araldico della FA, mentre sulla presa d’aria, sul lato, la scritta “in volo verso il futuro.”
Emozioni e adrenalina pura è stato risentire il J79 ruggire come ai vecchi tempi. È indiscusso che la tecnologia non debba fermarsi, ma è altrettanto vero che ogni tanto è bello poter godere nel ricordo nostalgico del passato. Farne tesoro è un punto di forza anche perché l’esperienza del passato ha posto le basi per il raggiungimento dei risultati di oggi.
Special TAIL FRECCE TRICOLORI.
A chiusura della manifestazione, come in tutti gli eventi di massima importanza, non potevano mancare le nostre meravigliose Frecce Tricolori. Le derive dei 10 aeroplani sono state realizzate in occasione dei 100 anni con le varie squadriglie che fanno parte del logo araldico della Forza Armata.
Messe in ordine numerico:
Pony 0, Pony 1 e Pony 10 con il logo del centenario in oro su base blu, mentre per il Pony 2 e 6 sulla deriva è rappresentata la 27^ SQ. aeroplani. Come colore di sfondo, al simbolo della squadriglia di pony 2 e pony 6, è stato scelto l’azzurro per richiamare il cielo che si intravede attraverso i tralicci dell’aereo quando è in volo.
Sulla deriva del Pony 3 e Pony 7 è rappresentata la 91^ Squadriglia degli Assi, la famosissima di Francesco Baracca e i suoi piloti. La livrea di Pony 3 e Pony 7 viene mostrata su uno sfondo giallo, che richiama, una volta trattato con l’apposita colla impiegata per tendere e premere, la tipica colorazione assunta dal cotone del velivolo SPAD che equipaggiava la squadriglia.
Pony 4 e Pony 8 rappresentano la 10^ Squadriglia Caproni. La colorazione della deriva è il verde sia perché è la tinta naturale del quadrifoglio, simbolo della squadriglia, sia perché il grigio /verde è stata una delle colorazioni utilizzate per la realizzazione del velivolo originale.
Sul Pony 5 e Pony 9 è rappresentata la 87^ Squadriglia “Serenissima”. Il Leone della Serenissima che campeggia sulla loro livrea è su sfondo rosso porpora e rievoca lo stemma originale della Repubblica Serenissima come riportato sul velivolo SVA che equipaggiava la squadriglia.
Conclusione.
In 100 anni di storia l’Aviazione Italiana ha sviluppato una tecnologia sempre più innovativa e rivoluzionaria tale da consentire allo strumento aereo di evolvere fino alla sua quinta generazione, acquisendo le più moderne doti di manovrabilità e prestazioni aeronautiche con dei sistemi di raccolta, analisi e condivisione di dati tali da giustificare l’espressione di superiorità informativa. L’Arma Azzurra è nel pieno di questo sviluppo grazie alla Lockheed Martin l’F 35 lighting II, velivolo a bassa rilevabilità radar, che non è solo un aereo ma anche una piattaforma capace di raccogliere, processare e condividere un’enorme quantità di dati restando in volo. Il progresso è avvenuto non soltanto in ambito aerotattico, ma anche nel trasporto. Oggi l’Aeronautica Militare può vantare di una grande contributo e capacità con il modulo biocontenimento, con mezzi all’avanguardia nel sistema del panorama mondiale della ricerca in ambiente spaziale. Inoltre offre il proprio contributo con risorse umane e conoscenze ai più ambiziosi progetti scientifici a partire delle attività di mantenimento inefficienza e di ricerca sperimentale dalla stazione spaziale internazionale.
Ringraziamenti.
Un sentito ringraziamento all’Ufficio Pubblica Informazione dell’Aeronautica Militare di Roma per avermi dato l’opportunità di toccare con mano il lavoro di squadra e gli sforzi fatti per realizzare questo bellissimo evento. Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato giorno e notte, anche dietro le quinte, per vivere queste giornate davvero emozionanti. Un caloroso ringraziamento anche a tutto il personale dell’Aeronautica che ha dato sostegno ai colleghi romani per la riuscita di questa manifestazione, facendo capire che mamma Aeronautica e una sola da nord a sud.
Testo & Foto di Alessio L. a cura di AB-AviationReporter.com
1^ Galleria
2^ Galleria