Addio F-4 EJ Kai Giapponesi

La “JASDF” (Japan Air Self-Defense Force) è una forza aerea dalle grandi tradizioni, sancita dalla Costituzione redatta al termine della Secondo Guerra Mondiale, il cui compito istituzionale è la difesa del territorio. Attualmente impedisce al Giappone, se non con molte limitazioni, di operare in missioni di combattimento e peace-enforcing al di fuori del territorio nazionale. Ad oggi solo cinque forze aeree utilizzano ancora l’F-4E Phantom: Grecia con gli F-4E A.U.P. (Avionic Upgrade Program), Turchia con gli F-4E ed RF-4E Terminator 2020, Iran con F-4 E/D, Korea del Sud con F-4E e RF-4C e Giappone con gli F-4 EJ Kai.

Nel 1960, per la prima volta, l’F-4 Phantom entrò in servizio, nell’esercito americano come caccia pesante a motore gemellato. Con un design rivoluzionario è il primo aereo da combattimento di terza generazione al mondo diventato il pilastro delle capacità di guerra aerea americana fino all’ introduzione, a metà degli anni ’70, del caccia F-14 e F-15 di superiorità aerea di quarta generazione

Il “Phantom” originale aveva un design problematico e la mancanza di armi affidabili lo rendeva altamente vulnerabile rispetto agli aerei, molto più vecchi, di costruzione sovietica come il MiG-17 di prima generazione e gestito dal Vietnam del Nord. Rigorosi test di combattimento, effettuati durante la guerra del Vietnam, hanno consentito di perfezionare il design che ha poi mantenuto per oltre un decennio. Nel 1965 la piattaforma era stata modificata per svolgere un ruolo di superiorità aerea altamente competitiva. Come aereo bimotore pesante il “Fantasma” veniva esportato dagli Stati Uniti esclusivamente per gli alleati più importanti come: Iran, Giappone, Israele e Germania Ovest. A clienti come il Vietnam del Sud e le Filippine venivano venduti, invece, gli F-5 più leggeri, meno sofisticati e con una tecnologia più blanda e sensibili rispetto al “Fantasma”. L’F-4 continua a servire in tutto il mondo con numerosi partner statunitensi, come con l’Air Force iraniana che dopo il 1979 ha continuato a operare e aggiornare le piattaforme a livello nazionale. Uno degli utenti più importanti del Phantom è stata l’Aeronautica giapponese.

Con lo scoppio della guerra fredda e la conseguente “perdita della Cina” il governo occidentale di Chiang Kaishek fu estromesso. Nel 1949 nasce la Repubblica popolare cinese, alleata sovietica e il Giappone acquista nuova importanza agli occhi degli Stati Uniti divenendo partner primario in Asia orientale.

All’economia giapponese, ampiamente ripresa dalla devastante guerra del Pacifico negli anni ’60, furono forniti alcuni dei più avanzati hardware militari statunitensi che avrebbero incluso anche l’F-4 Phantom. Poiché il Giappone condivideva i confini marittimi con l’Unione Sovietica, era di fondamentale importanza per gli Stati Uniti fornire a Tokyo queste contromisure mirate a contenere la Marina sovietica nell’Estremo Oriente del paese. Una strategia considerata efficace per rafforzare il partner chiave del blocco occidentale e una risorsa che sarebbe sicuramente servita in caso di guerra contro l’Unione Sovietica o la Cina.

Per soddisfare le esigenze della difesa del paese, nel 1968, il Giappone acquistò i suoi primi caccia F-4E, pesantemente modificati, variandone la designazione in F-4EJ.

L’F-4E fu costruito come la variante più avanzata del Phantom per combattimenti aria-aria. Dotato di un cannone e un potente radar di controllo del fuoco AN/APQ-120 combinato con missili aria-aria più sofisticati che permettevano al velivolo di mettere in difficoltà gli avversari, sia all’interno che al di fuori del campo visivo.

Le varianti giapponesi furono ulteriormente specializzate per il combattimento aria-aria, con i sistemi aria-terra presenti sui Phantoms americani rimossi per facilitare meglio questo ruolo. Furono costruiti 140 caccia, di cui 138 fabbricati su licenza dalle industrie aeronautiche della Mitsubishi.

Il Giappone ricevette i suoi primi F-15 agli inizi degli anni ’80. L’avvento della quarta generazione costrinse Tokyo a intraprendere un rapido programma di modernizzazione per la sua flotta di F-4 Phantom.

La Nipon Koku Jietai (Japan air sel-defence force JASDF) ricevette un totale di 154 mezzi tra F-4EJ ed RF-4E. Gran parte degli F-4EJ furono prodotti su licenza della Mitsubishi, mentre gli RF-4E arrivarono direttamente dalla McDonnel Douglas.

I caccia modernizzati designati furono: l’F-4EJ Kai (dove KAI sta per modificato o extra) o più comunemente F-4EJ+, l’aereo equipaggiato con radar AN/APG-66J più leggeri a lungo raggio, nuovi computer, un display heads-up, AN/ALQ-131, un pod avanzato elettronico per le contromisure, una piattaforma inerziale LN-39 per la navigazione e un sistema di homing e di allarme radar J/APR-6, tecnologie di quarta generazione che hanno reso i Phantom di necessità vitale.

I caccia furono inoltre equipaggiati con gli stessi missili aria-aria avanzati dell’F-15, inclusi AIM-7E/F Sparrow e AIM-9L/P Sidewinder e i missili anti-nave Mitsubishi ASM-1.

Della flotta F-4 Phantom giapponese oggi ne è in servizio oltre la metà riuscendo così a garantire un contributo inestimabile alla difesa dello spazio aereo del paese di fronte alle crescenti minacce esterne. Oggi Tokyo è pronta a introdurre un nuovo caccia di superiorità aerea di quinta generazione, utilizzando un design indigeno o un caccia americano basato sull’F-22 Raptor che sarà considerato il successore sia del Phantom che dell’F-15. Il futuro dell’F-4 rimane incerto. Se il Giappone decidesse di potenziare ulteriormente i suoi caccia F-4 e prolungare la loro vita di servizio attraverso i lavori di ristrutturazione dotandoli di radar moderni e degli ultimi missili aria-aria americani AIM-120, questi potrebbero continuare a servire per decenni e diventare caccia letali di indubbia superiorità aerea. Con il Giappone sempre più interessato allo sviluppo delle moderne capacità air-to-terra e anti -nave, l’aeronautica potrebbe potenzialmente seguire l’esempio dell’Iran e concentrarsi sullo sviluppo dell’F-4 in una più moderna piattaforma facendo uso della sua lunga portata e dell’elevato carico utile per distribuire il taglio missili di bordo per questo ruolo. Ciò contribuirebbe a rimuovere l’onere di eseguire missioni di attacco della flotta ‘F-15, consentendo alle “Aquile” di concentrarsi sulla superiorità aerea.

Un F-4 modernizzato sarebbe in grado di volare significativamente più in alto, più velocemente, con più potenza di fuoco e con un maggior grado di manovrabilità rispetto al più recente F-35 o F-2 (derivato dell’F-16), poiché i moderni sistemi interni continuano a ridurre il peso del velivolo di diversi chilometri di cablaggio. I requisiti di manutenzione del Phantom sono anche notevolmente inferiori rispetto a quelli dei caccia più moderni, una risorsa considerevole in tempo di guerra che può servire come efficace moltiplicatore di forza, permettendo agli aerei di trascorrere molto più tempo in aria e meno negli hangar. Anche se l’F-4 per le sue capacità, non potrà mai eguagliare pienamente le più avanzate piattaforme di superiorità aerea degli Stati Uniti, come l’F-15 o F16 (F-2) o F-35, continuerà comunque la sua vita operativa fino a marzo 2020 e fornirà ancora un contributo importante alla difesa aerea del Giappone, questo grazie alla versatilità della cellula originale e del successo del programma di aggiornamento.

I gruppi di volo lentamente iniziarono la dismissione progressiva dei loro Phantom per sostituirli con gli F-15J e Mitsubishi F-2.  Il 302° Hikotai abbandonò i Phantom per gli F-35 A nel marzo 2019. Ad oggi sulla base di Hyakuri è presente solo il 501° Hikotai con alcuni RF-4E e RF-4EJ, la dismissione dei pochi F-4 è prevista per il 14 Marzo 2020, mentre per il 301° Hikotai la sostituzione degli F-4EJ con gli F-35 è prevista per il Marzo 2021 quando l’ultimo samurai smetterà di volare nei cieli del Giappone.

 Una episodio successo negli anni ’70 e la necessità di un mezzo di superiorità aerea.

Tra gli anni sessanta-settanta l’aeronautica giapponese utilizzava come primi aeri intercettori solo gli F-104 J con un radar in dotazione praticante poco performante motivo per cui, negli anni seguenti, furono comprati gli F-4 per affiancare e migliorare la Difesa Nazionale. Era il 6 settembre 1977 poco dopo le 13:00 sulla base aerea di Chitose, coperta di nuvole, di stanza erano presenti, pronti a difendere l’Hokkaido, il nuovo caccia della flotta JASDF e gli F-4EJ del 302° Tactical Fighter Squadron, quando improvvisamente suonarono gli allarmi dello scramble e l’equipaggio corse immediatamente verso i propri aerei due F-4EJ della 302° TFS. Pochi istanti prima la stazione radar di Okushiri rilevò un contatto sconosciuto in avvicinamento all’Hokkaido a 180 km a ovest ad un’altitudine di 6000 m e ad una velocità di 850 km/h.

Okushiri inviò, dalla sala radar, immediatamente più avvertimenti al velivolo in avvicinamento che però gli ignorò. La traccia abbassò subito la quota cambiando direzione verso sud e finendo all’interno dello spazio aereo giapponese a soli 20 km dalla costa.

Gli F-4EJ vennero indirizzati verso l’obiettivo sconosciuto ma il ritorno radar appariva flebile. L’obiettivo scese ancora di quota così sia la sala radar sia gli aerei in scramble, che monitoravano la situazione, persero la traccia sconosciuta. Verso le 13:35 un breve ritorno del radar mostrò il bersaglio ad est dell’isola di Okushiri, ma scomparve una seconda volta rapidamente. Alle 13:50, in un vicino aeroporto civile, l’aeroporto di Hakodate, comunicò al JASDF di aver visto un aereo militare sorvolava l’aerea. Gli F-4EJ furono indirizzati sul nuovo obbiettivo e scoprirono che la traccia sconosciuta era un MiG-25 sovietico pilotato da Viktor Belenko che aveva disertato in Giappone per chiedere asilo politico.

Panoramica linea volo F-4 EJ

La JASDF non era stata in grado di intercettarlo, questo fece riflettere i grandi capi dell’aeronautica giapponese che decisero di acquistare un aereo A.E.W.  (Airborne Early Warning), aggiornare gli l’F-4EJ ed ampliarli in un nuovo assetto con aerei di nuova generazione come l’F-15 Eagle. Fu deciso che l’F-4 avrebbe avuto bisogno di un programma di modernizzazione nel prossimo futuro. Nel 1980 i giapponesi erano già interessati a prolungare la durata del servizio dell’F-4EJ e nel 1984 fu costruito il primo Kai F-4EJ.  Il principale punto di aggiornamento era cambiare il radar. Furono considerati vari modelli tra cui gli AN / APG-63 (F-15) e AN/APG-65 (F/A-18), ma l’APG-63 si è rivelato troppo grande e una terza opzione si rilevò più economica dell’APG-65. Dopo varie opzioni il radar AN/APQ-120 fu sostituito con un radar AN/APG-66J, migliorando le capacità e riducendo il peso. Il radar stesso era una versione modificata di quello in dotazione agli F-16 A con capacità AIM-7. L’aeromobile fu ripristinato con il suo computer per i bombardamenti, oltre a nuovi sistemi come HOTAS, Kaiser HUD, computer centrale J/AYK-1 F-15J, AN/APX-76A IFF, J/ASN-4 INS, AN/ALE- 40 distributore di contromisure e J / APR-6 RWR installati. L’F-4EJ Kai aveva accesso a una nuova gamma di armi moderne ed era una macchina molto più capace dell’F-4EJ. L’F-4EJ Kai fu definito come un aereo di quarta generazione in termini di capacità. In totale 100 F-4EJ dovevano essere aggiornati a F-4EJ Kai, ma solo 90 furono effettivamente modificati a questo standard. L’F-4EJ Kai rientrò in servizio nel 1989 equipaggiando la linea volo dell’8 ° TFS, il 301 ° TFS, il 302 ° TFS e il 306 ° TFS. A partire da maggio 2019, il 301° Tactical Fighter Squadron rimase l’unica unità equipaggiata con l’F-4EJ Kai.

I sette Squadroni che hanno avuto la linea F-4 Phantom dagli anni Settata ad oggi.

301° TFS Hikotai (Squadron) dal 1973 -1990 ebbe in dotazione gli F-4EJ.Dal 1991 al 2019 gli F-4EJ Kai.

L’emblema del 301° è una rana che indossa una sciarpa. La parola “rana” in giapponese è Kaeru, lo stesso suono della parola “ritorna a casa” (in sicurezza). La rana richiama il rospo comune giapponese che si trova sul Monte Tsukuba vicino alla base aerea di Hyakuri dove si formò lo squadrone. La rana indossa una sciarpa ornata di stelle. Il numero di stelle rappresenta l’ala aerea a cui appartiene, poiché attualmente appartiene alla 7^ Ala Aere, ha sette stelle; ne aveva cinque quando apparteneva alla quinta Ala Aerea a Nyutabaru nella prefettura di Miyazaki dal 1985 al 2016.

302° TFS Hikotai (Squadron) dal 1974 -1992 ebbe in dotazione gli F-4EJ ebbe in dotazione gli F-4 EJ e dal 1992-2019 i F-4EJ Kai. Dal 2019 ad oggi ha in dotazione gli F35 A Lightning II. Dovrebbero essere suddivisi: 12 F-35A operativi; con un ordine totale di 147, incluse 42 varianti F-35B.

L’emblema dello squadrone è un’immagine stilizzata di un’aquila dalla coda bianca, un rapace che risiede in Giappone. È famoso tra gli squadroni di caccia JASDF considerato come il più grande marchio di coda. Esiste una regola secondo cui la marcatura della coda di uno squadrone non può essere più grande di quella dell’Hinomaru ovvero la coccarda rossa circolare usata dagli aerei militari giapponesi, ma questa regola non esisteva quando fu fondato l’emblema del 302°. L’aquila rappresenta anche il numero dello squadrone con le ali che hanno tre linee, la coda è uno zero e i due piedi completano il numero.

303° TFS Hikotai (Squadron) dal 1976 -1987 ebbe in dotazione gli F-4 EJ e dal 1987 ad oggi gli F-15 J.

Originariamente la marcatura della coda dello squadrone era rossa, bianca e blu della 6^ Ala Aerea. Nel 1981 la marcatura della coda cambiò in quella di un drago all’interno di un “6” stilizzato. Il segnale di chiamata dello squadrone è “drago”, inoltre si dice che il drago, raffigurato nella marcatura della coda, sia il protettore del monte Haku, non lontano dalla base.

304° TFS Hikotai (Squadron) dal 1977 -1990 ebbe in dotazione gli F-4 EJ e dal 1990 ad oggi gli F-15 J/DJ.

L’aereo dello squadrone porta sulla coda una figura dalla somiglianza di un “tengu”. I “tengu” sono creature simili ai “goblin” della mitologia giapponese, ovvero delle divinità rappresentanti folletti o creature di folclore. Conosciuti per la loro abilità con le spade e il possesso di poteri mistici, si diceva che abitassero sul monte Hiko a Fukuoka, situato vicino alla base originale dello squadrone a Tsuiki.

305° TFS Hikotai (Squadron) dal 1978 -1993 ebbe in dotazione gli F-4 EJ e da 1993 ad oggi gli F-15 J.

L’attuale marcatura della coda dello squadrone è di un fiore di prugna sopra un Hinomaru. Il parco Kairaku-en situato a Mito vicino alla base aerea di Hyakuri nella prefettura di Ibaraki è famoso per le sue centinaia di alberi di prugne. Lo squadrone utilizza il simbolo di un fiore di prugna sulla coda come il suo predecessore 206° TFS.

306° TFS Hikotai (Squadron) dal 1981-1989 ebbe in dotazione gli F-4 EJ, dal 1989–1997 gli F-4 EJ Kai e dal 1997 ad oggi gli f-15 J.

Il simbolo dello squadrone è un’aquila reale come emblema di coda, all’interno di un “6” stilizzato che indica la 6^ Ala Aerea. L’aquila reale si trova nelle montagne vicino alla base aerea di Komatsu ed è anche l’uccello simbolo di Ishikawa.

501° TFS Hikotai (Squadron), fu l’unico ad avere i Phantom da ricognizione tattica equipaggiati con RF-4E dal 1974-2020 e da RF- 4EJ dal 1993-2020 con sede a Hyakuri. Dal 1961 l’emblema dello squadrone è il personaggio dei cartoni animati americano Woody Woodpecker che indossa una cravatta a farfalla. L’uso di un picchio è un tributo alla tattica di battaglia di Takeda Shingen delle battaglie del 16 ° secolo di Kawanakajima.

Tutti gli squadroni sopra citati hanno in dotazione come aereo di collegamento il Kawasaki T-4, un velivolo da addestramento giapponese subsonico a propulsione a getto, sviluppato e prodotto dal consorzio commerciale Kawasaki Heavy Industries. Il T-4 è utilizzato dal team acrobatico Blue Impulse del JASDF attualmente 11 Squadron 4th Air Wing, oltre ai compiti di collegamento con la maggior parte delle unità da combattimento.

Il futuro della “JASDF” sarà incentrato sui nuovi Lockheed Martin F-35 Lightning II, Mitsubishi F-2 e Mitsubishi F-15J. Possiamo affermare che ad oggi è una delle aviazioni orientali di primo livello con aerei di ultima generazioni sempre in evoluzione grazie agli sviluppi fatte dalle case costruttrici del paese nipponico.

Specifiche Tecniche dell’F-4 EJ Kai:

Caratteristiche generali:

Equipaggio: 1 Pilota/ 1 pilota N.F.O. (Naval flight officer)

Lunghezza: 19,2 m

Apertura alare: 11,7 m

Altezza: 5 m

Peso a vuoto: 13.657 kg

Peso massimo al decollo: 28,030 kg

Motopropulsore: 2 × Ishikawajima-Harima J79-IHI-17A motori turbojet post-combustione, 11,905 lbf (52,96 kN) spinti ciascuno a secco, 17,845 lbf (79,38 kN) con postcombustore

Prestazione:

Velocità massima: 2.370 km/h a 12.192 m

Autonomia: 2.699 km

Massimale di servizio: 18.288 m

Velocità di salita: 210 m/s

Armamento:

1x 20 mm JM61A1 con 639 colpi totali

Bombe Mk.82 da 24×500 libbre

Bombe JM117 da 750 libbre

Bombe guidate a infrarossi GCS-1 da 15×500 libbre

5 bombe guidate a infrarossi GCS-1 da 750 libbre

Bombe a grappolo CBU-87/B da 1850 950 libbre

Razzi Mighty Mouse 285x 70mm

Razzi 16x 127mm RL-4

4x missili a infrarossi AIM-9L/M

4x missili a infrarossi AAM-3

4x missili radar semi-attivi AIM-7F/M

2x missili anti-nave radar attivi ASM-1

2x missili anti-nave a infrarossi ASM-2

Altro:

Radar AN/APG-66J portata massima dell’oscilloscopio 150 km

Ricevitore di avvertimento radar J/APR-6

Pod ECM AN/ALQ-131

Testo di Alessio L. & foto di Britta K. a cura di AB-AviationReporter.com

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