Aeronautica Militare – 30 Anni di AMX

Buon Compleanno AM-X, 30 anni di onorato servizio.

80 anni dalla costituzione del 51° Stormo (1939-2019)

Giornata Commemorativa.

Venerdì 13 Settembre 2019 sulla base aerea di Istrana, sede del glorioso 51° Stormo, la nostra Aeronautica Militare in collaborazione con lo Stormo ha voluto festeggiare i 30 anni di onorato servizio dell’AM-X organizzando l’evento più importante del 2019.

Il Comandante Col. Pil. Massimiliano Pasqua con i suoi uomini e donne sono stati messi a dura prova nel preparare la giornata di commemorazione. Impegnativa l’organizzazione con intensi programmi ricchi di emozioni, sorprese inaspettate, ma soprattutto per la presentazione al pubblico dei vari “AM-X special color” dipinti in occasione dell’anniversario della nascita del progetto di questo velivolo.

La giornata si è aperta alle ore 8.00 con l’afflusso di migliaia di persone, tra i presenti anche ex appartenenti alla linea volo AM-X e ad altri stormi ma soprattutto tantissimi fan e appassionati venuti da ogni parte d’Italia per poter “toccare con mano” l’operato di questo aereo. Giunti sul piazzale centrale, dopo aver assistito alla deposizione della corona di alloro ai caduti e all’alza bandiera, con delle navette siamo arrivati in breve tempo sulla linea volo. Alle 10.00 si è potuto assistere ad una prima missione addestrativa di 4 velivoli special color. Tre di questi avevano le derive con i colori dei gruppi che hanno volato con l’AMX, per ogni parte di essa un disegno pitturato riguardante il 13°, 14°, 101°, 103°, 28°, 132° gruppo volo.  Altri tre velivoli con la colorazione standard NATO grigia, hanno fatto gruppo con i primi quattro. Sul biposto nel seggiolino posteriore era seduto il Capo di SMA, proveniente dalla linea caccia, per la sua prima volta in volo con questo aereo.

Il quarto AMX special color, esponeva una accattivante livrea nera commemorativa per i suoi 30 anni. La missione operativa, una delle tante che il 132°G.Volo svolge tutti i giorni per mantenere alto l’addestramento macchina- pilota, consiste in una sortita di 1 ora e 10 minuti durante la quale i velivoli sono portati in area dedicata per eseguire l’addestramento pianificato prima del decollo.

In una giornata come questa non sono mancati gli aerei delle varie linee volo: l’F-2000 A, l’M-346° fino al più tecnologico F35A, il P-180 Avanti, i 339 PAN e 339 A, persino l’elicottero impegnato nella settimana nella missione “Grifone 2019, l’HH-139 A di Rimini del 15° Stormo e i velivoli della Fly Legend.

Nel frattempo la Pattuglia Acrobatica delle Frecce, comandata dal Maggiore Farina Gaetano, sotto gli occhi dei numerosi spettatori, si è elevata in volo esibendo al meglio i fumi tricolori, come solo lei sa fare nelle grandi manifestazioni aeree.

Poco dopo l’atterraggio dei 10 MB-339 A della PAN, all’orizzonte si vede spuntare le sagome del “Topone Grigio”, sopranominato così dagli appassionati. Tutti si sono allineati e ordinati per sorvolare la pista di Istrana e mostrare la capacità di volo di questo velivolo che è ormai giunto al termine della vita operativa.

Terminata la serie di passaggi veloci, singoli e in formazione, i 7 di AMX, si sono preparati in fila indiana per l’atterraggio e hanno raggiunto il piazzale parcheggio.

Una volta spento il motore, aperte le capontine, i piloti sono stati accolti da un fragoroso applauso da parte degli spettatori presenti. La commozione è stata forte nel vedere le tante persone accorse per omaggiarli e assistere a questa giornata e con tanto orgoglio hanno esibito le nuove livree condividendo l’intera festa con il pubblico, gli altri piloti e gli specialisti di ieri e di oggi. In questa occasione si è ripercorsa la storia dello stormo e ossequiato coloro che, anche in passato, hanno sacrificato la vita nello svolgimento del proprio dovere per amore ella patria. Presente in questa giornata anche il Capo di SMA Gen. Pil. Alberto Rosso che non ha voluto mancare ad una cerimonia di così notevole prestigio; uno Stormo fiore dell’occhiello della nostra Aeronautica Militare.

Intervista al Capo di SMA.

Finita la parte volativa ci siamo recati verso gli aerei parcheggiati sul piazzale del 132° GV, appena atterrati dopo il volo operativo e celebrativo, ci attendeva il Capo di SMA il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso vestito per l’occasione con l’equipaggiamento da volo, con l’occasione l’abbiamo potuto intervistare:

Oggi è una giornata imporrante per Lei e per una delle basi più considerevoli dell’AM

Sì, molto importante non solo per i 30 anni AMX ma anche per l’80° anniversario della costituzione della base sede del 51° Stormo, due eventi prestigiosi, che meritano di essere ricordati in maniera solenne per questo abbiamo ritenuto significativo festeggiarlo insieme ai cittadini, coloro che più hanno dimostrato vicinanza allo stormo. Siamo onorati di essere in questa terra dal 1954 e aver stabilito un bel rapporto di amicizia con la popolazione locale, il 51° Stormo continuerà ad esserci e a mantenere questa tradizione di professionalità, sicurezza, umanità e di vicinanza alla gente.

E’ un velivolo apprezzato all’estero?

è un aeroplano che in 30 anni di vita ha compiuto un lavoro eccezionale, ci ha dato molto, ed ha raggiunto una tappa davvero importante. E’ stato impiegato in ogni parte del modo in missioni di pace come in Afghanistan e Iraq onorando la nostra bandiera. È sempre stato apprezzato da paesi con cui si è collaborato in questi scenari e che hanno velivoli anche più avanzati. Questo ci fa indubbiamente piacere e dobbiamo ringraziare anche tutto il personale, la loro alta professionalità, passione, generosità e profonda umanità sempre apprezzata e che ci caratterizza in tutto il mondo.

Viene utilizzato anche in ambito civile?

è utilizzato in modo duale. Viene messo a disposizione anche per la tutela della popolazione soprattutto quella più in difficoltà. Oggi più che nel passato viene utilizzato nella terra dei fuochi, nel centro Italia e nelle zone terremotate, alluvionate o che hanno subito altri tipi di calamità. Grazie alla sua maneggevolezza e l’uso dei sistemi fotografici, come l’utilizzo del”pod Recce Lite”, fornisce foto di alto livello che permettono di monitorare luoghi e punti specifici impossibili da raggiungere con mezzi civili tradizionali.

L’AMX rappresenta la base di Istrana come base strategica per l’AM?

Considerando che la base AMX è attiva dalla prima guerra, dalla battaglia d’Istrana 1917-18, e ha subito nel tempo vari mutamenti, si sta avvicinando alla fine della sua vita operativa, pertanto, per restare al passo con i tempi dovrà evolversi e acquisire macchine nuove. Continuerà così ad essere considerata un tassello fondamentale della AM che permetterà la sua presenza sul territorio.

Chi potrà essere il degno sostituto dell’Amx?

il suo sostituito sarà l’F35 A, ma non sulla base d’Istrana, l’F-35 A sarà sviluppato al sud sulla base di Amendola e dal 2025 sulla base Bresciana di Ghedi. Qui ad Istrana saranno operativi gli Euro fighter anche se non è ancora definito con quale gruppo, ma questo sarà il naturale mutamento.

Inoltre la quantità di F35 sarà minore rispetto ai precedenti perché la capacità di quest’ultimo è ben superiore all’Amx riuscendo a gestire più situazioni con un solo aereo.

Si aspettava una accoglienza così numerosa?

Se devo essere sincero sì, perché so quanto è vicina la popolazione alla base d’Istrana e alla Aeronautica militare, è bello vedere quanto supporto e sinergia si crea tra le Istituzioni e i cittadini. Sono grato a tutti coloro che ci supportano, appassionati che comprendono i sacrifici e il lavoro che quotidianamente svolgiamo noi operatori, consapevoli del servizio che l’AM svolge affiancata alle altre forze armate a tutela della incolumità e della sicurezza della gente e per la salvaguardia del territorio.

Com’è stato volare a bordo di un AMX?

Per me è stata la prima volta, un volo emozionante, bellissimo, in una cornice di fumi tricolori delle nostre amate Frecce. E’ stato proprio un privilegio volare con la formazione guidata dal comandante e i piloti dei gruppi del 51° Stormo, ha sugellato in maniera impeccabile queste due cerimonie.

Istrana rimarrà un pilastro della Aeronautica militare incrementando il lavoro di difesa aerea.

Cenni storici dell’AM-X.

Il progetto AMX fu pensato per realizzare una linea volo che potesse sostituire il glorioso G-19, una macchina ormai sorpassata anche nella versione più aggiornata Yankee con molti anni e ore volo alle spalle e con sistemi d’arma obsoleti rispetto anche al “fratello più grande” Panavia Tornado.

L’aeronautica aveva bisogno di una nuova macchina CSA “close air support” (supporto aereo ravvicinato) leggera, agile, senza grandi pretese ma con prestazioni di velocità e a costi contenuti. Un piccolo caccia bombardiere dalle capacità elevate, con nuovi sistemi d’arma come quello che si stavano sviluppando alla fine degli anni ottanta.

Il 15 maggio 1984 l’AMX -matricola A01 MMX594- ha effettuato il primo volo decollando dalla pista di Torino Caselle. Purtroppo il 1° giugno è precipitato, dopo solo il quinto volo, a causa dello spegnimento del motore a bassa quota, provocando la morte del pilota collaudatore.

Il 19 novembre 1984 uscì il prototipo A02 MMX595 di produzione Aermacchi che decollò dalla pista di Venegono per raggiungere Torino e sostituire il velivolo perso mesi prima.

Il terzo prototipo A03 MMX596 fu il primo di tutta l’avionica completa.

Seguirono altri prototipi: A04- A06 brasiliani, A05 Italiano ed un A11 MMX597, costruito su iniziativa delle tre ditte, tra cui anche quelli per il mercato Brasiliano realizzati dalla loro stessa ditta Embraer. Velivoli che venivano testati sulla pista si Sao Josè dos Campos, la parallela di quella di Venegono o Torino Caselle.

Per l’Italia il primo biposto con matricola MM55024 volò il 14 marzo 1990.

Dal nostro Paese furono ordinati velivoli in un lotto di 187 esemplari, compresi i mono e bi posto, mentre 79 per il Brasile. Il numero richiesto non fu però rispettato, ne arrivarono solo 110 monoposto e 26 biposto per l’Italia e 45 mono e 11 biposto per il Brasile.

Il progetto “AMX International” fu presentato definitivamente nel giugno 1987 con la partecipazione di tre ditte:

– Aeritalia, incaricata nella prodizione di alcune componenti, come la parte centrale della fusoliera, radome, l’abitacolo, impennaggi verticali e orizzontali e le superfici di controllo alare.

– L’Aermacchi, con il compito di produrre la parte posteriore della fusoliera, il cono di coda, ed il tettuccio.

– l’Embraer, ditta brasiliana, per la produzione delle ali, le prese d’aria del motore, piloni alari e serbatoi esterni.

Gli aeroplani furono assemblati nelle tre diverse linee finali dalle Aziende impegnate nel progetto. I pezzi, imbarcati su un DC-10 della compagnia cargo Brasiliana VARIG, vennero trasportati da Torino a Sao Josè dos Campos e viceversa. In seguito si costituì un comitati di qualità, coordinamento e controllo per supervisionare l’intero programma di produzione e garantire che tutti gli step venissero rispettati da entrambi i paesi.

I principali lotti di produzione.

AMX Prototipi: inizialmente dovevano essere 11 prodotti; più una cellula per i test statici, arrivati poi solo a 7 per rimpiazzare quello andato distrutto.

AMX 1° Lotto: 26 aerei Aeritalia, 13 Aermacchi successivamente ridotti a un totale di 19 esemplati. Sono state apportate alcune lievi modifiche: sulla bocca del cannone e sul funzionamento spoiler sono stati applicati generatori di vortici sui bordi di attacco delle ali. A questo lotto non sono poi più state effettuare ulteriori modifiche a causa dei costi elevati.

Vennero dati i nomi: “A-11A” ai mono posto e “TA-11 A” ai biposto.

AMX 2° Lotto: a 53 aerei tra Alenia (ex Aeritalia) e Aermacchi sono state apportate delle modifiche ai motori Spey alzando i rendimenti dei regimi minimi di volo, così anche per i biposto.

AMX 3° Lotto: 38 esemplari mono e 18 biposto sono stati portati allo standard operativo definitivo.

Ulteriori aggiornamenti sono stati eseguite su altri diversi lotti: dal sistema d’arma, alle migliorie elettriche, tecniche, motoristiche, avioniche, fino alla versione, tutt’ora in servizio, AMX ACOL (adeguamento delle capacità operative e logistiche) avviato nel novembre 2004 sia per i mono che i bi posto.

Possiamo affermare che, per quanto sia stato prodotto un caccia di piccole dimensioni, le modifiche apportate sono state parecchie. Le aziende concorrenti producevano aerei più avanzati del nostro “Topone” pertanto lo stesso, ogni tot anni, doveva essere aggiornato, rivisto, per essere all’avanguardia e idoneo a lavorare con i sistemi d’arma NATO presenti in quegli anni nelle varie esercitazioni e teatri operativi reali come l’Afghanistan etc …

L’ultima chicca è stato l’impiego del sistema di ricognizione Rafel Reccelite in pod esterno, montato sempre sotto il ventre dell’aereo, per individuare i bersagli e poter realizzare una ricognizione fotografica di alto livello rispetto all’ormai sorpassato “Orpheus”,

Distintivo G-91Y

Evoluzione dalla linea volo G-91R/Y ad AMX e AMX-T

Come abbiamo già accennato in precedenza gli stormi che hanno avuto l’esigenza di avere un sostituto del caccia bombardiere leggero, tattico FIAT G-91R o versione più avanzata FIAT G-91Y (Gina per gli amici), sono stati messi in ordine per scelte operative della Forza Armata e non per numero di stormo.

Ad Ottobre del 1989 iniziò il primo corso pre-volo per tutti i piloti del 103° gruppo provenienti dalla linea volo G 91 R, passato dal 1° gennaio 1989 alle dipendenze del 51° Stormo e trasferito da Treviso Sant’Angelo a Treviso Istrana. Il 24 settembre 1990 giunse sulla nuova sede trevigiana il primo AMX del gruppo diventando così il primo reparto operativo su linea AMX.

“GHIBLI”, tipico vento del deserto, come il noto glorioso Caproni Ca.309 negli anni trenta, fu il nome di battaglia scelto attraverso un concorso indetto su richiesta dello Stato Maggiore.

Il suo codice da direttiva è SMA-LOG-006-1 che assegnò la sigla all’aeromobile con il nome AMX poi cambiata in A-11 A come (Mission Design Series), invece per tutti i bi posto AMX-T la sigla TA-11 A.   

Altro gruppo a transitare su AMX nel settembre del 1990 fu il 132° alle dipendenze del 3° Stormo di Villafranca Verona che aveva come ruoli principali la ricognizione fotografica e l’appoggio tattico.

I velivoli montavano il pod fotografico “Orpheus”, impiegato dai loro predecessori F-104G, ottenendo risultati migliori grazie alle basse velocità e stabilità del mezzo.

Il 9 luglio 1991 fu la volta del 14° Gruppo del 2° Stormo che ricevette il primo AMX e iniziò, sulla base di Istrana, la sostituzione progressiva del G91R insieme al 103° Gruppo e terminò i lavori di riqualificazione per poter accogliere e gestire il nuovo aereo. Il 15 dicembre 1993 il 14esimo si trasferì sulla base aerea di Rivolto, già sede delle Frecce Tricolori.

Nel frattempo questo velivolo ebbe seri problemi di propulsione che causarono la perdita di alcuni mezzi sia per il 132° e 103° gruppo. Si decise pertanto di fermare l’attività per capirne le cause. A seguito di diverse inchieste si giunse ad attribuire il problema a delle palette del primo stadio che andavano in stallo causando lo “stop engine”, una volta modificate e risolto il problema si riprese con la normale attività di volo.

L’11 giugno 1993 il 28° Gruppo, anch’esso sotto le dipendenze del 3° Stormo di Villafranca, dopo la chiusura della linea F-104G, ricevette il primo AMX il cui compito primario consisteva nell’attacco al suolo e la ricognizione fotografica.

Nel 1994, oltre agli stormi del nord Italia, anche il 13° Gruppo alle dipendenze del 32° Stormo con base ad Amendola Foggia, ricevettero il nuovo caccia e fu presa in carico la nuova linea AMX che doveva sostituire gli ormai anziani G91Y. La base pugliese, nel luglio 1995, divenne anche la sede del centro addestramento piloti per la linea AMX-T, sostituto del G91T, ricostituendo il 101° Gruppo OCU (Operational Conversion Unit).

La nuova linea volo AMX entrò ben presto a regime anche se inizialmente si verificarono diversi incidenti per problemi riscontrati sul motore “Rolls-Royce RB.168” e lo “Spey Mk.807”. Risolti i problemi alla propulsione, il velivolo ha funzionato alla perfezione. Oggi è spesso operativo in missioni addestrative in teatri esteri, congiunte con la NATO, ricordiamo GOOSE BAY in Canada, Red e Green Flag negli USA, in Afghanistan, o la guerra in Ex Jugoslavia, dove ha sempre lavorato in modo esemplare come ricognitore fotografico supportando anche le truppe di terra con le telecamere più moderne sul nuovo Pod Reccelite, garantendo sicurezza ai colleghi terrestri. Grazie Topone!

L’esperienza acquisita in questi 30 anni di attività di volo è stata messa a disposizione non solo per le varie operazioni militari, ma anche a favore della popolazione civile italiana. Negli ultimi anni, infatti, i caccia sono intervenuto, sul nostro territorio, in situazioni di calamità naturali quali terremoti, alluvioni e altri contesti drammatici. I “Toponi” (così chiamato amichevolmente l’AMX) con i loro Pod Reccelite da ricognizione sorvolano con rapidità e alta capacità organizzativa le zone colpite fornendo immagini, foto e mappe topografiche agli organi competenti permettendogli di intervenire tempestivamente. E’ grazie alla loro rapida operazione che si possono salvare vite umane, dare assistenza, prestare i primi soccorsi e limitare i danni.

La vita operativa AMX.

L’AMX in questi 30 anni di onorato servizio prestato al nostro paese ha totalizzato ad oggi ben 230.000 ore di volo.

Operazioni OFCN (Operazioni fuori dai confini Nazionali).

Missione Bosnia.

L’operazione prese inizio nel 1993 e si concluse 1998.

In Bosnia- Erzegovina le varie Operazioni sono state eseguite con diversi target:

– Sharp Guard 1993-1996 a supporto dell’embargo navale contro le parti in conflitto.

– Deny Flight tra il 1993-1995 mirava una NFZ (no fly zone) sui cieli dell’ex Jugoslavia. l’Amx effettuò ben              543 sortite per un totale 1.288 ore di volo con una efficienza di 64%.

– Deliberate Force per sorvegliare le zone protette individuate dall’ONU nel 1995. l’Amx effettuò ben 359   sortite per un totale 777 ore di volo.

– Decisive Endeavour missione di peacekeeping nelle aree interessate 1995-1996

– Deliberate Guard a supporto dell’Operazione Joint Guard 1996-1998.

Missione Alba.

Missione della Forza Multinazionale di Protezione in Albania deliberata dall’Onu nel 1997.

Gli AMX effettuarono 33 sortite pari a 60 ore e 45 minuti di volo con un’efficienza del 56%.

Missione Kosovo.

Iniziata nel marzo 1999 la NATO avviò l’operazione “Allied Force” con 252 sortite per un totale di 667 ore di volo e un’efficienza del 72%.

Afghanistan.

La “Task Group Black Cats” ha visto gli AMX rischierati in Afghanistan per cinque anni con il compito di ricognizione diurna e notturna e di “CSA” (close air support) alle forze terrestri.

Gli Amx hanno superato le 4.000 ore di volo effettuando 3.300 missioni su 3.700 siti differenti. Hanno prodotto 41.000 immagini raggiungendo 9.700 ore di volo e un record di efficienza pari al 98%, consolidando così l’assetto AMX in tutte le sue forme di impiego in teatro estero.

Libia.

L’operazione in Libia, guidata dalla NATO, che ha visto la partecipazione della linea AMX, iniziò il 9 Marzo 2011 con il nome “Operazione ODyssey Dawn” per creare una ZFZ (no fly zone). Questa missione fu poi rinominata il 31 marzo 2011 “Unfied Protector” e si concluse il 31 ottobre 2011. Sono state realizzate 340.000 foto mediante il pod Recce Lite. Alla fine della missione la linea AMX totalizzò 680 ore di volo con 258 sortite senza alcuna perdita.

Kuwait.

Il 14 Giugno 2016 le linee AMX furono rischierata sulla base di Al-Jaber in Kuwait per prendere parte all’operazione nazionale “Prima Parthica” nell’ambito della missione NATO Inherent Resolve. Sono stati impegnati per contrastare le forze Daesh, operando in sinergia con le atre forze della Coalizione. Con oltre 6.000 ore di volo, 1.500 sortite complessive e 17.000 siti controllati, durante l’intera operazione, con una efficienza del 97%.

Esercitazioni.

Vogliamo ricordare oltre alle missioni reali anche le varie esercitazioni di training con altre forze NATO.

Anno 1993 Arabian Stallion, 10 velivoli AMX rischiaramento Al Dhafra negli Emirati Arabi Uniti, 427 sortite, 530 ore di volo.

Anno 1995 Strong Resolve, rischierati in Norvegia presso la base di Rygge, 78 sortite, 183 ore di volo.

Anno 1998 Maple Flag 31 prima attraversata atlantica a Cold Lake City per operare a bassa quota.

Anno 1999 Bright Star inizio missione 13 ottobre fino al 4 novembre 1999 presso la base aerea di Cairo West in Egitto. Missione di addestramento all’impiego di munizionamento a guida laser.

Anno 2004 Goose Bay vennero usate queste aree per il volo a bassa e bassissima quota. I 15 AMX totalizzarono 725 ore di volo con 408 sortite.

Anno 2008 Petra esercitazione internazionale in territorio Giordano ad Azraq.

Anno 2009 Red & Green Flag esercitazione di livello mondiale svoltasi presso la base aerea di Nellis nel Nevada. Un area di circa 1000 miglia quadrate nel deserto americano con 205 sortite per un totale di 560 ore nella Red Flag mentre 171 sortite per un totale di 300 ore di volo per la Green Flag.

Anno 2013 Blu Flag la linea AMX prese parte a sud di Israele nella base aerea di Ovda nel deserto del Neghev. 79 sortite pari a 104 ore di volo effettuate.

Anno 2014 Jawtex (Joint Air Warfare Tactical Exercise) presso la base di Schleswig-Jagel in Germania Ovest. 87 ore di volo con 47 sortite.

Anno 2017 Aproc (Air Centric Personnel Recovey Operatives Course), presso la base aerea Italiana di Rivolto sede del 2° Stormo, 40 ore di volo in 29 sortite.

Anno 2019 Anatolian Eagle, dal 17 al 28 giugno i nostri Ghibli si rischierano presso la base torca di Konya.30 sortite complessive, 40ore di volo con una efficienza del 100%.

 L’AMX … il suo futuro.

L’AMX con i suoi 30 anni di servizio e i vari passaggio dal G-91, ha fatto al meglio il suo dovere. Ovviamente tutte le tecnologie nel corso degli anni migliorano, anche in campo militare, soprattutto per i nuovi caccia di 5 generazione, così la nostra Aeronautica ha dovuto adeguarsi ai nuovi sistemi d’arma del 2000.

Al 51° Stormo, base operativa sulla linea AMX invidiata da molti, con il solo 132° Gruppo Volo svolge due specialità: la storica di ricognizione fotografica e l’interdizione al suolo.

In questo lungo periodo, i piloti hanno potuto apprezzare il lavoro di supporto aereo svolto da questo piccolo caccia attraverso l’operato e l’esperienza degli equipaggi, i tecnici manutentori e l’impegno dell’intero gruppo volo. Le soddisfazioni in merito ai target raggiunti sono state e saranno molteplici ancora per qualche anno.

Distintivo 103° Gruppo Volo
Distintivo 101° Gruppo Volo OCU
Distintivo 14° Gruppo Volo FBA
Distintivo 13° Gruppo Volo
Distintivo 132° Gruppo Volo
Distintivo 28° Gruppo Volo

Diversi i Gruppi presenti sulla linea AMX: Il 103° “Idians” e il 101° O.C.U. “I Lampi”che sono stati messi in posizione quadro, mentre il 13° “I Falchi”, ancora operativo sulla base pugliese di Amendola, ha acquisito il caccia di 5° generazione F35 A; il 28° “La Strega”, invece, opera sempre sulla stessa base del 13esimo con i velivolo a comando remoto “Predator”.

Per quanto riguarda Istrana, nei palazzi di vertice romani, si discute in questo periodo su molti possibili cambiamenti, come la probabilità di riattivare il 22° Gruppo Caccia con aerei F-2000 A e portare il 23° Gruppo Elicotteri con HH-101. Possiamo intuire che saranno molteplici le possibili nuove dinamiche di rinnovamento anche se è certo che la linea AMX, almeno fino al 2025, resterà operativa sulla sede nativa con il suo 132°esimo Gruppo così come lo resterà la cellula di rischiaramento difesa cieli nazionali con l’EFA, ruotando tra i 4 gruppo volo con turni di quindici giorni per reparto.

La forza e la perfetta organizzazione che molti invidiano della base trevigiana è quelle di poter far volare e garantire in tempi brevi due linee volo molto differenti tra loro, come la gestione del carburante, può sembrare una banalità ma garantisce la copertura volo H24, processo che richiede una particolare esperienza che poche basi in Italia possono fornire.

Il segreto di questa base, in 80 anni di storia (1939-2019), è aver saputo trasmettere di generazione in generazione, principi, valori e senso del sacrificio che solo chi ha fatto parte del 51°esimo può raccontare e dimostrare. Un percorso molto lungo, con i primi velivoli a reazione dalla seconda guerra mondiale, ai giorni nostri senza mostrare segni di cedimento, ma bensì un efficiente e progressivo cammino. Oggi, in questa splendida giornata persone di tutte le età si sono ritrovate a onorare e festeggiare questo Stormo glorioso, ricco di passato, presente e tanto futuro e augurargli altrettanti anni gloriosi. 

Auguri 51esimo !!!

Ringraziamenti.

E’ desiderio dell’autore porgere un calorosamente ringraziamento al Com.te del 51° Stormo Massimiliano Pasqua per aver permesso di realizzare in tutta libertà e tecnicità questo servizio. I suoi collaboratori dell’ufficio Comando per le pubbliche relazioni, in particolare al P. A.O. Maggiore Barone Marco, al Ten. Col. Albani Giorgio, e l’addetto stampa del Comando 1°M.llo Antonio Tambone. Grazie a tutti coloro che hanno permesso e contribuito alla realizzazione e alla buona riuscita di questa giornata di festa tra generazioni passate, presenti e future. Indimenticabile come tutte le giornate trascorse in questa stupenda base della nostra Aeronautica Militare.

Grazie “Ghibli” (per gli amici “il Topone”), grazie 51° Stormo.

Testo & Foto di Alessio L. a cura di AB-AviationReporter

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