La cerimonia si è svolta presso il Nuovo Polo Concorsuale dell’Aeronautica Militare, alla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto e di numerose autorità civili, militari e religiose
Questa mattina, a Guidonia, presso il Nuovo Polo Concorsuale della Forza Armata, è stato celebrato l’anniversario del “100+1” dell’Aeronautica Militare. L’evento, che ha preceduto di un giorno la data ufficiale della costituzione dell’Arma Azzurra, nata come Forza Armata autonoma e indipendente il 28 marzo 1923, si è svolto alla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti. Tra le autorità presenti alla cerimonia, il Vice Presidente della Camera dei Deputati, On. Giorgio Mulè, i Sottosegretari di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti e On. Matteo Perego di Cremnago, il Presidente del Copasir Lorenzo Guerini e il Sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo.
La cerimonia del “100+1” prosegue nel solco tracciato dalla speciale ricorrenza del Centenario AM, prestigioso traguardo raggiunto lo scorso anno dalla Forza Armata e che oggi diventa occasione per guardare a un domani sempre più sfidante e mutevole. “Futuro” è infatti la parola chiave di questa nuova pagina che l’Aeronautica si accinge a scrivere, consapevole delle peculiarità che caratterizzano il mezzo aereo e pronta a raccogliere la sfida di consegnare alle prossime generazioni uno strumento operativo in grado di contrastare minacce ibride e ad ampio spettro tecnologico.
“La ricorrenza di oggi rappresenta la nostra genesi, la nostra ragione d’essere, il nostro riferimento costante ed assoluto. Celebriamo più di un secolo di vita dell’istituzione o, per meglio dire, 100 +1 a rimarcare, con un semplice simbolo matematico, l’ingresso in una nuova era che lascia spazio al futuro”. Queste le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica nel corso del suo intervento. Con riferimento poi all’attuale contesto geopolitico dove, alle forme di contrasto classico si aggiungono minacce asimmetriche, anche all’interno di nuovi domini come lo spazio e il cyber, ha continuato: ”Dovremo necessariamente continuare ad evolverci per evitare di dare risposte antiche a sfide moderne. Siamo un’organizzazione caratterizzata da sistemi d’arma complessi, sofisticati e all’avanguardia di cui quelli di 5ª generazione al momento rappresentano la punta di diamante ma già sono pronti a lasciare il passo a quelli successivi. Essi determinano non solo nicchie di eccellenza operative e industriale, ma permettono di imprimere una crescita organizzativa di tutta la struttura e in particolare delle specifiche capacità richieste al personale in azzurro, che ne costituisce il vero e indiscusso valore”. Ed è proprio sul personale AM che il Generale Goretti si è voluto soffermare: “Le strutture cambiano, le macchine evolvono ma le persone rimangono e tramandano i principi di riferimento. Sono loro da sempre i protagonisti della nostra storia, orgogliosamente fieri della nostra identità aviatoria”.
“Oggi l’Arma Azzurra esprime capacità di primissimo livello ad ampio spettro, in termini di uomini, di mezzi, tecnologie e capacità”, ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone. “Concorre efficacemente nella protezione del nostro perimetro di sicurezza meridionale contribuendo a garantire la sua presenza a difesa e stabilità nel più ampio contesto del Mediterraneo allargato. L’azione a 360 gradi della Difesa, delle forze armate italiane, è diventata oggi una realtà che proietta il nostro Paese nel novero dei maggiori contributori alla pace e salvaguardia dei valori fondamentali di libertà e tutela dei diritti democratici”. Ha poi aggiunto:“Per essere all’altezza delle sfide che il rapido sviluppo di tecnologie emergenti e cosiddette dirompenti portano con sé, le Forze Armate devono puntare a un’evoluzione culturale e operativa continua, raggiungendo e consolidando una reale integrazione e interoperabilità interforze, indispensabili per poter raggiungere le necessarie capacità per operare in ambienti multidominio”.
“Il successo della Difesa è garantire serenità alla collettività. Ma serenità e pace richiedono un impegno quotidiano, costante, che si basa su preparazione, investimenti e sacrifici da parte dell’Aeronautica, che oggi celebra la sua festa, e di tutta la Difesa. Sono felice di essere qui oggi e onorato di portare a ognuno di voi, a tutto il personale dell’Aeronautica, il mio rispetto, la mia gratitudine e l’affetto di chi, come me, si sente parte di questa famiglia e parte dei sacrifici che questa famiglia e tutti i suoi membri fanno ogni giorno”, queste le parole del Ministro della Difesa Guido Crosetto. “Profondamente consapevole dell’importanza e del ruolo dell’Aeronautica Militare, vi ringrazio come Ministro e vi sono riconoscente come cittadino”.
In occasione della cerimonia sono state conferite 15 onorificenze a personale e Reparti di Forza Armata distintisi per meriti particolari nell’ambito di diverse attività. Nello specifico sono state consegnate una Medaglia d’Oro al Merito Aeronautico al 70° Stormo per l’eccellente attività di selezione e formazione al volo del personale navigante a favore di frequentatori italiani e stranieri; una Medaglia d’Argento al Merito Aeronautico al Comandante del Contingente italiano in Kuwait nell’ambito dell’Operazione Internazionale “Inherent Resolve” nel periodo gennaio – luglio 2022; sette Medaglie d’Argento al Valore Aeronautico al personale impegnato nelle operazioni di evacuazione di connazionali e collaboratori civili afghani dall’aeroporto di Kabul, nel 2021; e sei Medaglie di Bronzo al Valore Aeronautico per i membri degli equipaggi di elicotteri dei Centri di Ricerca e Soccorso dell’Aeronautica Militare, impegnati nell’ambito di delicate operazioni di soccorso a favore di personale civile in pericolo di vita in Sicilia nel 2023 e durante le emergenze terremoto e neve del 2016 e 2017 in Abruzzo.
La cerimonia di Guidonia è stata preceduta, questa mattina, da un alzabandiera solenne a Palazzo Aeronautica, sede istituzionale della Forza Armata, e dalla successiva deposizione da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare di una corona d’alloro in onore ai Caduti, in prossimità del Monumento a loro dedicato. Atteso nel pomeriggio l’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale, in occasione della ricorrenza, riceverà il Generale Goretti, accompagnato da una rappresentanza del personale della Forza Armata. Questa sera, con orario d’inizio alle ore 19:00, la Banda Musicale dell’Aeronautica Militare si esibirà in un concerto aperto al pubblico presso l’Aeroporto dell’Urbe.
AERONAUTICA MILITARE “100+1”
Nelle celebrazioni del Centenario della Forza Armata sono state evidenziate le capacità poste sempre al servizio della collettività e delle Istituzioni mostrando l’impegno, la dedizione e la passione che quotidianamente è espressa dagli uomini e dalle donne dell’Aeronautica Militare.
La ricorrenza del 100+1 dell’Aeronautica Militare è l’occasione per affermare e consolidare i valori e la passione che caratterizzano tutte le realtà che compongono la Forza Armata e che contribuiscono a conseguire la missione di una istituzione che garantisce quotidianamente la sicurezza dei cieli e la protezione degli interessi nazionali. Al contempo è l’occasione per evidenziare e consolidare la percezione dell’Aeronautica Militare come un’organizzazione in grado di operare – in contesto altamente tecnologico – non solo nella dimensione aerea, terrestre e marittima, ma anche nei nuovi domini Cyber e Spazio.
L’Aeronautica Militare – il suo impegno nei giorni nostri
Dal 1923 a oggi è cambiato il personale, gli aeroplani, l’organizzazione, ma lo spirito, che ogni giorno anima e guida gli uomini e le donne che vestono la divisa azzurra, è rimasto immutato nel tempo. L’evoluzione dell’Arma Azzurra non si è mai arrestata, in particolare con gli aeromobili di quarta e quinta generazione fino al dominio aerospaziale. Negli ultimi mesi l’Aeronautica Militare ha evidenziato la sua spiccata propensione al futuro ed allo spazio, prima il Volo suborbitale con la missione VIRTUTE1 in collaborazione con Virgin Galactic e poi la Stazione Spaziale Internazionale con la missione Voluntas Ax-3 svolta con Axiom Space, confermando il ruolo che l’Italia riveste a livello internazionale nel settore aerospaziale. Il 2023 è stato un anno intenso dove l’Aeronautica Militare non si è mai fermata, sia nel supportare la comunità internazionale sia, in ambito NATO, nella difesa e salvaguardia dei cieli dell’Alleanza Atlantica sul confine orientale. Nel 2023 ci sono state 40 attivazioni reali – in gergo tecnico “scramble” – nelle missioni di NATO Air Policing in Lituania e Polonia, diverse attività in teatri di crisi come ad esempio in Kuwait in supporto operativo nella lotta al Daesh, missioni a supporto di coalizioni internazionali e voli umanitari come per il supporto per il sisma in Turchia, per l’alluvione in Libia e l’evacuazione di connazionali da Israele nel 2023, e più recentemente l’evacuazione dei feriti provenienti dalle zone di Gaza (inizio 2024). L’Arma Azzurra inoltre partecipa con continuità anche all’Interim Air Policing (IAP) della Slovenia dal 2004, dell’Albania dal 2009 e del Montenegro dal 2018, alternandosi, in questo ultimo servizio, rispettivamente con la Grecia e con l’Ungheria. In ambito nazionale l’Aeronautica Militare garantisce, senza soluzione di continuità, la tutela dello spazio aereo nazionale che rappresenta la nostra ragion d’essere della Forza Armata ed al contempo fornisce il supporto alla collettività ed al cittadino con il trasporto sanitario d’emergenza, i voli per pazienti in imminente pericolo di vita, la ricerca e il soccorso in zone impervie e la campagna estiva di antincendio boschivo.
Nel 2023 il sistema di Difesa Aerea Nazionale ha garantito il decollo immediato – “scramble” – di velivoli caccia F-2000A e F-35A per attività reali di intercettazione per 12 volte nel 2023 al fine di effettuare attività di verifica e controllo (VID – Visual IDentification). Un supporto svolto senza soluzione di continuità, giorno e notte, per assicurare su tutto il territorio nazionale, tra le altre cose, il trasporto per ragioni sanitarie d’urgenza (nel 2023 circa 300 ore di volo per trasportare oltre 90 pazienti), l’impiego in emergenze e pubbliche calamità (nel 2023 in Emilia Romagna sono state soccorse oltre 300 persone), la ricerca e il soccorso in zone impervie o da imbarcazioni (nel 2023 oltre 230 ore di volo per soccorrere circa 70 persone) e la campagna estiva di antincendio boschivo in Sicilia e Sardegna (nel 2023 oltre 700 sganci in Sicilia e Sardegna).
L’Aeronautica Militare – il suo impegno orientato al futuro
Il “centenario +1” dell’Aeronautica Militare vuole simboleggiare il passaggio verso il futuro e verso quell’innovazione tecnologica che è una parte determinante per affrontare la complessità generale di scenari futuri sempre mutevoli. Un futuro, quello dell’Aeronautica Militare, fatto di innovazione, connettività, intelligenza artificiale, spazio, big-data, cyber, interoperabilità e multi dominio che rappresentano il nuovo paradigma, quello che consentirà di consegnare alle prossime generazioni uno strumento operativo in grado di contrastare le minacce del futuro. Un processo di rinnovamento iniziato con l’ingresso dei velivoli di 4^ generazione, gli Eurofighter Typhoon – a marzo hanno compiuto venti anni dalla consegna del primo esemplare all’Aeronautica – che oggi rappresentano la spina dorsale della nostra difesa aerea. Poi l’ingresso nelle linee operative dei velivoli di 5^ generazione – gli F-35 – velivoli “omniruolo”, grazie ai quali siamo entrati in una nuova generazione: bassissima osservabilità, sensori all’avanguardia e capacità di attaccare dalla lunga distanza, caratteristiche tecnologiche che ci consentono di continuare a dare un contributo di prim’ordine alla sicurezza e difesa del Paese.
Lo sviluppo tecnologico e la forte propensione all’innovazione sono insiti nella Forza Armata che continua il suo progresso verso lo spazio, il volo spaziale e gli assetti di 6^ generazione, per i quali è in essere un ambizioso progetto con Giappone e Regno Unito, il GCAP – Global Combat Air Programme che insieme ai droni, alle piattaforme di comando e controllo, ai satelliti ed alle stazioni a terra, saranno gli anelli di una catena informativa in grado di garantire una costante capacità di analisi e di azione.
Tra le capacità dell’Aeronautica in continuo aggiornamento l’Air Expeditionary permette di rischierarsi e intervenire con rapidità ed efficacia, anche a grande distanza dalla madrepatria. Nel 2024 questa peculiare capacità sarà testata, al fine di progredire e migliorare nel suo sviluppo, con dei rischieramenti oltreoceano, in Alaska (exe Red Flag ’24) ad aprile e poi in estate, contemporaneamente in Nord America con la PAN e in Australia/Giappone (exe Pitch Black ‘24) con velivoli F-2000, F-35, CAEW, KC-767A e C-130J. Tra le peculiarità di una Forza Armata moderna, tecnologicamente avanzata, vi è il sistema di addestramento e formazione sviluppato presso l’International Flight Training School a Decimomannu in Sardegna. Un virtuoso esempio di sinergia che nasce dalla consolidata e duratura collaborazione tra l’Aeronautica Militare e Leonardo, a dimostrazione dell’eccellenza nazionale nel settore dell’addestramento al volo. La scelta di addestrare i propri piloti in Italia da parte delle aeronautiche straniere (la scuola attualmente ospita piloti provenienti da Arabia Saudita, Austria, Canada, Giappone, Regno Unito, Qatar e Singapore) testimonia un primato italiano nel settore dell’addestramento al volo in ambito internazionale. Infine, non da ultimo, in un contesto altamente mutevole e tecnologico la capacità di accesso e controllo delle informazioni – la cosiddetta Information Superiority – è da sempre una capacità cruciale nelle operazioni militari. L’Aeronautica Militare risponde a questa sfida con l’impiego di assetti aerei altamente specializzati quali Predator, CAEW (Conformal Airborne Early Warning Aircraft), F-35 e sistemi di elevato livello tecnologico quali i POD “RecceLite” e “Litening III” installati su Eurofighter, Tornado e AMX.
CENNI STORICI – AERONAUTICA MILITARE
Il 28 marzo 1923 l’Italia decide di dotarsi di una Forza Aerea autonoma dalle altre Forze armate. Gli aviatori italiani vedono finalmente realizzata la propria aspirazione all’indipendenza, maturando quella competenza ambientale sorta nei cieli della Grande Guerra e rafforzata dalle visioni dei primi teorici del potere aereo. La Regia Aeronautica, questa è la sua denominazione inziale, si affianca a Esercito e Marina, ed ha fra i suoi tratti distintivi quella spinta verso la modernità e quel mito della velocità che sono propri dei primi decenni del XX Secolo e che la proiettano inevitabilmente alla ribalta. Gli uomini in azzurro compiono in quegli anni imprese memorabili a bordo di mezzi che oggi darebbero preoccupazione anche al pilota più esperto. Tra queste, particolare rilevanza hanno assunto le trasvolate oltreoceano che per la prima volta hanno dato all’Italia l’opportunità di esprimere fuori dai confini nazionali la propensione alla modernità e l’importanza dell’addestramento e del lavoro di squadra. La giovane Aeronautica si forgia nelle difficoltà del secondo conflitto mondiale maturando la propria identità di organizzazione complessa, una squadra che lavora per raggiungere obiettivi ambiziosi. Nel 1946, finita la guerra, l’Arma Azzurra assume il suo attuale nome, Aeronautica Militare, e si riorganizza per difendere la pace della neocostituita Repubblica Italiana. La crescita dell’Aeronautica Militare ha rappresentato e rappresenta tuttora l’evoluzione dello strumento di difesa nazionale, il cui costante aggiornamento consente all’Italia di difendere i principi democratici da possibili violazioni della pace e della libertà garantita a tutti i cittadini.
IL SEDIME DELL’AEROPORTO DI GUIDONIA
L’Aeroporto Militare di Guidonia intreccia la sua nascita con quella dell’Aeronautica Militare. Nel 1916 nasce infatti una delle prime scuole di volo in Italia denominata campo di aviazione di Montecelio ed intitolata al T. Col. Pilota Alfredo BARBIERI caduto in combattimento lo stesso anno. Nel 1923 l’Aeroporto di Guidonia iniziò una vera trasformazione diventando la sede del Reparto di Sperimentazione della Regia Aeronautica attraverso un’intensa attività di sviluppo aeronautico e medico, conseguendo numerosi record avionici. In questo clima di sperimentazione, il 27 aprile 1928 durante il collaudo di un paracadute, il Generale Alessandro Guidoni perse la vita. Al 7° anniversario della sua morte la cittadina che stava per sorgere intorno all’aeroporto prese il nome di Guidonia. Fino al 1937 l’Aeroporto fu teatro di una straordinaria attività di sperimentazione conseguendo eccezionali risultati di ingegno e sviluppo grazie alla rivoluzionaria galleria idrodinamica, tra le più grandi, innovative e lunghe dell’epoca, l’impianto aerodinamico e la galleria ultrasonica, la più avanzata, per potenza e dimensioni. Nel 1944, le Forze tedesche in ritirata fecero esplodere questi come altri edifici storici; le loro rovine sono state lasciate intatte sino ai giorni d’oggi quale monumento alla memoria. Dopo la 2ª Guerra Mondiale, sull’Aeroporto di Guidonia operarono lo Stormo Notturno ed il 1° Stormo da bombardamento “Baltimore” che effettuò intensa attività di addestramento.
Oggi l’Aeroporto di Guidonia è sede del 60° Stormo, intitolato alla Medaglia d’Oro al Valore Aeronautico, T. Col. pilota Arturo Ferrarin, uno dei pionieri dell’aviazione militare italiana e tra i più importanti personaggi nella storia centenaria dell’Aeronautica Militare. All’interno dello Stormo, lo scorso aprile 2023, è stata inaugurata la Direzione Superiore Studi ed Esperienze (DSSE), uno dei primissimi e più avanzati centri di ricerca e sviluppo scientifico per le sperimentazioni su nuovi velivoli, armamenti, equipaggiamenti e su tutto ciò che è legato al volo. Grazie al recupero e alla rivalutazione dell’intero complesso infrastrutturale, è stato realizzato un percorso storico-museale che evidenzia il ruolo dell’Aeroporto di Guidonia agli albori della Regia Aeronautica. Tra i manufatti ancora visibili lungo il percorso si trovano i tre edifici della Sezione Aerodinamica che ospitavano le gallerie del vento, la galleria a doppio ritorno e quella supersonica, la più avanzata dell’epoca per potenza e dimensioni, conosciuta anche come “galleria stratosferica ultrasonora”. Altro elemento di rilievo è la Sezione Idrodinamica la cui vasca era tra le più grandi e innovative di quel periodo. L’intero sedime della DSSE è stato ricreato virtualmente ed è fruibile attraverso una esperienza immersiva che ne valorizza le attività e le metodologie di sperimentazione.
Gli altri enti co-ubicati sul sedime di Guidonia sono:
∙ Centro di Selezione dell’AM
∙ Centro Logistico Polivalente;
∙ Direzione di Commissariato;
∙ Scuola di Aerocooperazione.
Testo & Foto del 5° Ufficio “Pubblica Informazione – Relazioni con i Media Giornalistici” a cura di www.AB-AviationReporter.com