Aeronautica Militare – Typhoon Flag 2023

AB-AviationReporter, con il suo inviato, è stato ospite dell’esercitazione Typhoon Flag svoltasi sulla base di Grosseto sede del glorioso Cavallino Rampante.

Briefing con il Comandante del 4° Stormo Col. Pil. Filippo Monti

In aula briefing il Com.te Col. Pil. Filippo Monti, insieme ai rispettivi comandanti dei gruppi volo presenti per lo svolgimento dell’esercitazione, dopo aver accolto i partecipanti con un caloroso benvenuto, ha spiegato come si sarebbe svolto il task della giornata. Parlando della linea Eurofighter, ha affermato che l’attività viene svolta, possibilmente, una volta all’anno e in basi differenti. L’anno scorso è stata fatta a Gioia del Colle, quest’anno, invece, con grande onore e anche onere viene ospitata “in casa”, presso il 4° Stormo Caccia di Grosseto.                                             

Intervista al Comandante del 4° Stormo – Grosseto

Cosa vuol dire comandare uno stormo di prestigio? Gestire Piloti di altre basi.

È sicuramente per me un grande onore ed onere essere a capo di uno degli Stormi di punta della Forza Armata, uno degli Stormi più anziani dell’Aeronautica Militare la cui importanza, la cui storia e le cui tradizioni sono riassunte nello stemma che indossiamo sulle nostre divise: lo stemma del “Cavallino Rampante”.

Per me l’importanza di questo incarico, in questo Stormo è doppia, perché questo è stato lo Stormo in cui sono cresciuto come pilota fino a diventare Istruttore e Comandante del 20° Gruppo OCU. Ho avuto poi l’opportunità di ritornare qui Comandate di Stormo e per me è stata un’enorme soddisfazione, soprattutto perché conosco il valore degli Uomini e Donne del Quarto e perché conosco l’importanza fondamentale della missione dello Stormo. La gestione di piloti di altre basi è sicuramente avvincente perché riceviamo giovani piloti che sono in forza presso altri Reparti Operativi della Linea Eurofighter e li formiamo fino alla loro Prontezza al Combattimento Limitato, tramite i Corsi di Conversione Operativa che si tengono al 20° Gruppo. Ho l’enorme soddisfazione di vedere giovani piloti militari diventare piloti operativi al servizio del Paese.  

Qual è il rapporto che offre Grosseto alla popolazione limitrofa, avete instaurato un buon rapporto con le varie Istituzioni? Comuni, prefetto etc.?

Il 4° Stormo è parte integrante del territorio maremmano e con il Comune e le Istituzione esiste un’ottima sinergia che ci è stata confermata in questo anno del Centenario dove siamo stati in grado di organizzare e gestire molteplici eventi di diverso tipo e portata, grazie proprio al supporto della Provincia, del Comune, delle istituzioni ma in generale di tutti i cittadini grossetani che a vario titolo e in vario modo hanno dato il proprio contributo e ci hanno fatto sentire profondamente il loro calore e la loro vicinanza. Il 4° Stormo continua poi a dare al territorio il proprio supporto con personale, mezzi e addestramento, soprattutto nelle situazioni d’emergenza.  In occasione dell’alluvione che colpì il territorio il 4 novembre del 1966, il 4° Stormo ricevette il Grifone d’oro da parte del Comune di Grosseto, per l’impegno profuso durante l’emergenza. Il 4° Stormo infatti, tutt’oggi mette a disposizione mezzi e personale del Reparto a servizio della cittadinanza (come il Soccorso antincendi, il controllo del traffico locale oppure i servizi meteo). Da mettere in risalto anche il supporto fornito in occasione dell’emergenza COVID in cui il 4° Stormo ha messo in campo la professionalità e le competenze del proprio personale sanitario. L’Aeronautica Militare con il 4° Stormo Caccia cerca sempre di essere a disposizione dei cittadini ogni volta che c’è bisogno

Come impegno Suo nel gestire un reparto con due linee volo si è integrato bene con i suoi colleghi?

Come detto in precedenza, ho avuto l’onore di assumere il Comando di uno Stormo dove avevo già prestato servizio in qualità di Istruttore Pilota per diversi anni; tanti giovani piloti che ho addestrato ai miei tempi li ho rivisti da Piloti operativi ormai già maturi sul velivolo e questo sicuramente ha facilitato la gestione dei due Gruppi volo dove rivedo mie ex allieve ora Capi Sezione o addirittura Comandanti di Gruppo. Sicuramente, l’aver rivisto tante persone (sia ufficiali che sottufficiali) con cui avevo già collaborato mi ha dato la carica di prendere a cuore ogni situazione del Quarto cercando di meritarmi sempre l’incarico che ricopro e soprattutto essere d’esempio per il personale che Comando.

Dicono che Lei è un Comandante molto smart, propenso ad attività mediatiche molto di larghe vedute è vero?

Ritengo sia importante far conoscere a tutti chi siamo e cosa facciamo. La nostra missione principale è garantire la sicurezza dei cittadini difendendo i nostri cieli e quelli dell’Alleanza Atlantica e siamo pronti a farlo a costo delle nostre stesse vite. Per questo motivo, ritengo che si debba dare visibilità a quanto facciamo e allo stesso tempo i cittadini devono poter conoscere il mondo che esiste, la squadra che lavora, dietro a quegli aerei che sentono decollare quasi quotidianamente.

È anche credo molto orgoglioso di far parte dei 100 anni in modo molto attivo con il suo staff, questo dovrebbe essere un tassello non da poco?

Vivere il Centenario della Forza Armata da Comandante di Stormo è sicuramente un grande onore “Far sapere cosa facciamo, quali sono i nostri valori e i nostri ideali e le capacità che mettiamo al servizio dei cittadini e delle Istituzioni e farlo insieme ai cittadini è sicuramente una grande soddisfazione. Per questo do il mio totale supporto per tutte le iniziative programmate per quest’anno che hanno dato e daranno a tutti l’opportunità di varcare i cancelli dell’aeroporto per venirci a visitare o a noi di uscire per celebrare il Centenario coinvolgendo tutta la cittadinanza.

Che emozioni prova durante un volo con questo aereo davvero punta di diamante della FA?

Il velivolo Eurofighter lo considero come un Cigno Volante, leggiadro ed aggressivo allo stesso tempo, che ha della potenza dei motori e della sua aerodinamica qualità eccezionali. Ma l’emozione più grande per me non è la bellezza e le performance dell’Eurofighter, l’emozione che ho sempre quando salgo a bordo del Typhoon deriva dal fatto che sto pilotando un simile gioiello tecnologico con lo scopo più importante della vita: la Difesa Aerea del Paese. 

 Quante ore ha ad oggi all’attivo?

Oltre 2500.

Dopo aver volato davvero tanto cosa gli piacerebbe puntare come alto incarico post Colonello?

Sarò sempre pronto ad offrire il mio massimo impegno per ogni tipo di incarico che la Forza Armata mi riserverà in futuro. Sicuramente vorrei riuscire a ricoprire un incarico che mi consenta di sfruttare quanto appreso durante le mie esperienze all’estero, nei programmi di procurement ed in questi anni di Comando di Stormo in modo da essere in grado di dare un sostanziale contributo alla continua evoluzione della Forza Armata.

Tipo di attività dell’esercitazione – Cosa prevede la Typhoon Flag?

Linea Volo – F-2000 A in rullaggio

Gli Stormi dell’aeronautica Militare che hanno partecipato alla Typhoon Flag sono: 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana (Treviso), che insieme al 32° Stormo di Amendola con i caccia F-35, assicurano la difesa aerea nazionale e il servizio di “Quick Reaction Alert della NATO. Dotati di velivoli Eurofighter, hanno come missione quella di garantire, sin dal tempo di pace, la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, senza soluzione di continuità mediante un complesso di difesa aerea integrato con quello degli altri paesi Nato.

Il codice dell’esercitazione, come spiegava il comandante Monti, prevede il coinvolgimento di 7 Eurofighter F-2000 (Gli Eurofighter partecipanti all’esercitazione erano 12). È una delle esercitazioni più importanti soprattutto per l’addestramento dei piloti della linea EFA perché è proprio in questa occasione che veramente si sviscerano le varie problematiche e si sviluppano le possibilità di miglioramento, come si dice: “si lavano i panni sporchi in casa” (non so se si potesse evitare questa citazione perché ho paura possa venire fraintesa. Secondo me non è la più adatta per far capire il concetto). Si cerca di capire dove sono stati fatti degli errori, dove si può migliorare e quali sono le tattiche da implementare e consolidare. Si passano giornate intere nelle aule briefing e sotto l’aeroplano a lavorare insieme per “fare squadra”. Nelle aule briefing i piloti pre-brifingano il de-briefingano e questi incontri sono importante quanto il briefing perché, come sottolineava il comandante, se non si capisce quello che si è svolto durante la missione di volo è poco utile il tempo passato in volo. La standardizzazione permette di vedere tutto quello che serve per far volare un aereo e come si possono allineare le procedure manutentive tra i vari gruppi operativi. Gli assetti dei vari Stormi presenti oggi si muoveranno non singolarmente ma come unica linea Eurofighter. Non c’è uno Stormo più bravo dell’altro e che opera in modo indipendente ma è un tutt’uno, è la linea EFA che si muove, standardizzata ed uguale per tutti. Il Paese può così capire che nelle missioni estere, come per la crisi Russa-Ucraina, non opera il singolo gruppo volo o il personale di uno solo Stormo, ma il sistema prevede che sia una Linea volo unica standardizzata: piloti, assetti, manutentori, agec, in grado di lavorare con personale di altre basi ma addestrati su linea EFA senza difficoltà di operatività sul sistema d’arma. La standardizzazione va coltivata anche a livello manutentivo, un crew chief, un motorista, devono lavorare con gli stessi moduli, con gli stessi documenti, con le stesse direttive in qualsiasi base essi siano, tutti allo stesso modo e intervenire subito nel momento in cui si riscontra qualcosa che non funziona. Le linee guida vengono dettate dall’azienda, dalla FA e l’obiettivo è raggiungere il livello indicato. Vengono messi a disposizione i mezzi con determinate capacità e la bravura della “Squadra” è proprio quella di saper impiegare l’Eurofighter da Eurofighter, cioè saper sfruttare tutte le sue potenzialità, quello che può dare al massimo delle sue prestazioni, non solo aerodinamiche ma anche e soprattutto avioniche. Un esempio lampante dell’evoluzione tecnologica lo si può vedere con la crisi Russa-Ucraina, dove le varie TFA Air Policing, missioni che anni fa erano impensabili con la linea F-104, o F-16, oggi, con la linea EFA hanno raggiunto un livello di uguaglianza e performances sorprendente nelle rispettive basi citate sopra. Cambiano i comandi, i piloti ma il task è sempre uguale, di alto livello e le aspettative vengono sempre raggiunte grazie ad una costante crescita professionale da parte di questa linea. Ci sono anche esercitazioni con scenari detti “Rolling”, ovvero, dal primo giorno evolve la stessa campagna fino all’ultimo giorno o scenari attagliati alla giornata focalizzata sull’addestramento di un singolo.

Typhoon in rientro dalla prima sessione mattutina

Questa tipologia di esercitazione ha due importanti obiettivi, la standardizzazione e la formazione di giovani piloti. La standardizzazione che favorisce l’addestramento in quanto, lavorando insieme, si decide di mettere a fattor comune tutte le risorse per tipologie di addestramento. Sono le situazioni migliori perché si hanno a disposizione molti aerei e molti piloti che possono parlare e de-brifingare nella stessa giornata e nello stesso posto. L’obiettivo dell’esercitazione (edizione 2023. Qualche obiettivo magari era differente nella esercitazione dello scorso anno) è far crescere un giovane pilota con addestramento avanzato nell’ambito di scenari operativi complessi e sviluppare tattiche innovative per l’impiego del missile Meteor. In questo ambito è importante e molto formativo, che un giovane pilota dello stormo “X” possa volare ed essere addestrato alle tattiche e tecniche di impiego dei diversi sistemi d’arma, da piloti istruttori dei diversi altri Stormi, sfruttando le lezioni di tiro e tattiche, in gergo tecnico “Weapons Instructor” Altro obiettivo della Typhoon Flag è seguire lo sviluppo della macchina, per il quale vengono dedicate altre uscite. L’aeroplano è pieno di computer e se cambia il software cambiano anche le performance dell’aereo per cui ogni volta che si ha un software nuovo, una nuova release si devono studiare le nuove parti fondamentali e capire cos’altro l’aeroplano è in grado di fare. Si valuta come standardizzarlo, scriverlo e farlo studiare di nuovo a tutti gli operatori e poi applicarlo in volo. È fondamentale analizzare poi i risultati e vedere se quello che si è studiato e applicato ha funzionato. Queste sono le due macro aree, i due obiettivi principali dell’esercitazione. La missione è importante perché si possa fare una valutazione operativa su ciò che la macchina può dare e come poterla strutturare. Come impiegare al meglio, nella front line, i pacchetti di aggiornamento software, sistemi d’arma, etc, dati dalle ditte. L’EFA in base al task di quella giornata può essere configurato come aria-aria o aria-suolo: DCA (Defensive Counter Air), OCA (Offensive Counter Ait) e il termine SWING ROLE ormai è unico. Nei giorni dell’esercitazione sono state eseguite diverse missioni con queste tipologie e missioni di rifornimento in volo. Possiamo con certezza affermare che La Typhoon Flag rappresenta un’importante opportunità per la standardizzazione delle procedure operative e manutentive tra i vari Reparti di diversi Stormi, il raggiungimento di obiettivi addestrativi ai vari livelli e il consolidamento delle tattiche operative di tutta la “Comunità EFA” accrescendo e consolidando lo spirito di cooperazione e condivisione. L’inserimento di questi velivoli nel servizio dall’allarme nazionale permette di fornire una maggiore capacità a quel complesso dispositivo che, in pochi minuti, assicura il decollo “Scramble” dei caccia per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata dai radar. L’ordine di decollo viene impartito alle sale operative dall’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e dal 22° Gruppo D.A.M.I. di Licola (NA) dal COAC (Combined Air Operation Centre) do Torrejon (Spagna), in quanto responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo del Sud Europa.

Intervista sulla linea EFA per la Typhoon Flag in termini di manutenzione.

F-2000 B in manutenzione

D: Linea EFA, ore di manutenzione per velivolo, come vengono messi in linea volo a zero ore come   efficienza tipo le missioni TFA? O nelle giornate vengono fatti girare per garantire la missione volo? 

R: Durante la TF2023 sono stati impiegati velivoli dei 4 Stormi Eurofighter. L’accordo è stato quello di far partecipare alle attività velivoli con sufficienti ore di volo disponibili, massimizzando le operazioni di manutenzione ovvero azzerando le scadenze calendariali prima dell’invio a Grosseto per la TF. Ciò ha consentito di minimizzare il footprint logistico delle attività (uomini, AGE, ecc.), richiedendo il minimo indispensabile di manutentori esterni al 4°Stormo per garantire principalmente le operazioni di manutenzione correttiva in loco.

D: Il GEA del 4° esegue le manutenzioni in generale solo sui vostri aerei o interviene anche su aerei ospiti? 

R: Le operazioni di servicing (front-line) e la manutenzione sui velivoli TF2023 è stata assicurata da squadre integrate di specialisti AM provenienti dai 4 Stormi.

D: Gli aerei del 4° ad oggi sono tutti nuova tranche o ci sono ancora aerei da aggiornare?

R: Il 4°Stormo impiega velivoli sia di Tranche 1 che T2/T3

D: Aree di lavoro della Typhoon Flag e che tipo di missioni vengono svolte dagli EFA? 

R: Area del Mar R: Tirreno e dell’Italia centrale. Missioni DCA/OCA e Swing Role

D: Gli EFA per l’uso del pod RECELITE è vero che sono leggermente diversi da quelli di intercettazione? 

R: Il pod è integrato ed impiegabile su tutte le Tranche di velivoli in dotazione.

Il 904° G.E.A. (Gruppo Efficienza Velivoli).

L’attuale 904° Gruppo efficienza aeromobili è stato costituito nel 2005 accorpando le Sezioni Tecniche dei Gruppi Volo, IX e 20° ed impiegando il personale manutentore della 604^ Squadriglia collegamenti e del 4^ Reparto Manutenzione Velivoli, già operante a Grosseto con il velivolo F-104 ASA-M.   Il compito del GEA è quello di garantire l’aeronavigabilità dei velivoli F-2000, supportando quotidianamente l’attività operativa su Grosseto e durante i rischieramenti in occasione di esercitazioni nazionali, internazionali ed Operazioni fuori dai confini Nazionali. Oltre tale compito è previsto per alcuni manutentori l’acquisizione della capacità aggiuntiva di “Capo Velivolo”, concorrendo nella formazione del team di manutentori che costituiscono la Squadra di Allarme (insieme ai due piloti). Il GEA è un gruppo molto numeroso, costituito da Ufficiali Tecnici e manutentori che sono impiegati principalmente nella Direzione Tecnica che si occupa di manutenzione di 1° e 2° livello e tramite la Sezione Approntamento Linea Volo si occupa di tutte le funzioni necessarie al velivolo per poter andare in volo efficiente in tutta sicurezza. Nell’ambito della direzione tecnica ci sono poi altre sezioni che svolgono funzioni manutentive ad esempio dei seggiolini, dell’equipaggiamento del pilota e le varie sale calibrazione, la sala motori, insomma tutto quello che necessita il Typhoon per essere operativo ed efficiente al centro per cento. Vi è poi l’Ufficio Tecnico e la Sezione Controllo Qualità della Manutenzione, che riscontrano con un ultimo controllo, i lavori effettuati dai colleghi nelle lavorazioni precedenti, attestando che tutto sia stato rispettato secondo i parametri manutentivi.

Configurazione F-2000 A.

L’armamento nello specifico dell’F-2000 dai missili A/A, allo Swing Role e all’attacco aria-superficie.

Eurofighter Typhoon è l’unico aereo disponibile sul mercato in grado di offrire tali capacità operative ad ampio raggio, offrendo allo stesso tempo prontezza della flotta senza rivali. Ha la capacità di supportare contemporaneamente, sia scenari aria-aria che aria-superficie consente alla flotta di essere utilizzata per la più ampia gamma di operazioni. Allo stesso tempo, il design focalizzato su alta affidabilità, bassa manutenzione e facilità di aggiornamento dei sistemi significa che l’aeromobile ha la massima disponibilità possibile.

  • Configurazione F-2000 A Aria/Aria:
Missile A/A a corto raggio IRIS-T

Fornire la superiorità aerea in un ambiente di battaglia determina la velocità e la sicurezza con cui altri compiti operativi possono essere svolti. Eurofighter Typhoon offre una superiorità aerea efficace in entrambi gli scenari oltre il campo visivo Visual Range e ravvicinato (BVR) Beyond e Combat information center (CIC).

Nel dettaglio: 6 BRAAM, 2 SRAAM, Cannone Mauser 27 mm, 3 TIP alari da 1000 Litri per il volo supersonico.

Configurazione F-2000 A Aria/Superficie:

Bomba GBU-16 “Dummy” da poligono

Eurofighter Typhoon è ideale per il supporto aereo ravvicinato in quanto può rimanere in servizio per lunghi periodi con carichi di armi ampi e flessibili, come Paveway IV e l’arma d’attacco di precisione aria-superficie di brimstone montato solo dagli inglesi FGR 4. La sofisticata suite di sensori, inclusi Datalink e Laser Designator Pod (LDP), consente uno stretto coordinamento con i comandanti di terra e l’identificazione di singoli bersagli, mentre l’elevata manovrabilità consente operazioni efficaci sul campo di battaglia.

Nel dettaglio: 4 Bombe a guida laser e GPS, 2 SRAAM, 4 BVRAAM, Cannone Mauser 27 mm, 2 taniche alari da 1000 Litri.

Eurofighter Typhoon vedrà la costante integrazione di nuove armi intelligenti in conformità con le esigenze dei clienti attuali e futuri. Storm Shadow, Taurus, Bombe di piccolo diametro e Missili anti-spedizione sono solo alcuni degli aggiornamenti previsti. Il Typhoon nasce da un progetto di collaborazione tra Italia, Regno Unito, Germania e Spagna E, PER Leonardo, vede la partecipazione industriale della Divisione Velivoli (quota del programma del 19% e linea di assemblaggio finale a Caselle, Torino), BAE Systems e Airbus Defense & Space. Il programma coinvolge anche la nostra Divisione Elettronica, che porta al 36% la quota industriale totale di Leonardo nel programma.

Conclusioni e ringraziamenti.

Sono orgoglioso di aver condiviso questa giornata insieme al personale del 4° Stormo. Un sentito ringraziamento all’Ufficio Pubblica Informazione dell’Aeronautica Militare di Roma (SMA5) per avermi concesso questa rara e preziosa opportunità. Ringrazio vivamente il Comandante del 4° Stormo Col. Pil. Filippo Monti al Ten. Col. Pil. Giovanni Parisi Direttore della Typhoon Flag, ai Comandanti dei vari Gruppi Volo che hanno partecipato alla Typhoon Flag. Un particolare ringraziamento al P.O. Ten. Emanuela D. per avermi assistito e accompagnato in base durante tutta la giornata.

Testo & Foto di www.AB-AviationReporter.com

Loading