ARROMANCHES – Storia di un Porto

Il porto prefabbricato MULBERRY.

Nel cuore delle spiagge di sbarco del giugno 1944, Arromanches deve la sua fama ai resti del porto artificiale. Le immagini sorprendenti di questo luogo unico sono tanto belle quanto suggestive. La stazione balneare era un obiettivo prioritario delle truppe alleate nel quale volevano installare un porto artificiale per poter fornire in armi e munizioni le truppe sbarcate. Numerose vestigia ricoprono, con le loro forme misteriose, queste spiagge tanto importanti per la liberazione dell’Europa dal giogo nazista. Cimiteri, musei e vedute panoramiche sono stati disposti per farci capire ciò’ che ha significato lo Sbarco e la Battaglia di Normandia. Non bisogna dimenticare che Arromanches ha una storia prima della Seconda Guerra mondiale: le prime tracce della popolazione risalgono all’età del ferro.

Successivamente celtica, gallica e Vichinga, l’antica Arremancia, dovuta alla sua posizione strategica, ha ospitato un forte ai piedi della falesia per proteggersi dalle incursioni marittime. Villaggio di pescatori e di agricoltori, Arromanches-les bains è dal 1870 particolarmente popolare come luogo di villeggiatura. Incassata tra le falesie, la cittadina assicura ai suoi visitatori calma e tranquillità.

Arromanches era un importante punto di approdo e il suo lido, nome in codice Gold Beach durante le operazioni militari: venne scelta per accogliere i porti di sbarco artificiali conosciuti come Port Mulberry, durante l’invasione della Francia che avrebbe portato alla fine della seconda guerra mondiale.

Per preparare l’invasione delle Normandia il primo ministro britannico Whiston Churchill fece costruire sul Tamigi due porti prefabbricati che vennero montati nella baia di Arromanches: 146 cassoni in cemento affondati a formare un frangiflutti semicircolare a cui furono ancorati ponti galleggianti. I porti sono stati progettati in modo tale da poter essere trasportati attraverso la Manica in gran segreto, per fungere da appoggio temporaneo per gli sbarchi del D-Day.

Testo: fonti varie & Foto di Alessio L. a cura di www.AB-AviationReporter.com

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