Guardia di Finanza – Sezione Aerea di Pisa

“Le volpi di mare e montagna nell’era digitale”

Cenni storici.

La Sezione Aerea di Pisa viene instituita l’11 gennaio 1958, quale quinto Reparto aereo del Corpo. Inizialmente il Reparto fu dotato di elicotteri a pistone per poi passare, nel 1975, ai velivoli con propulsione a turbina, gli Hughes NH500, ed ai quali nel 1999 si affiancò l’Agusta A109, un elicottero bimotore di superiori prestazioni ed abilitato all’impiego notturno. Nel 2006, con il passaggio a Sezione Aerea di Manovra, il Reparto viene dotato dell’Agusta-Bell AB412HP, elicottero bimotore di categoria superiore ed estese potenzialità operative. A partire dall’ottobre 2014, il Reparto è tornato ad assumere la denominazione di Sezione Aerea, con il conseguente ritorno alle dirette dipendenze del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno di Mare nell’ambito del Comando Regionale Toscana. L’ultimo volo del NH500 nel Reparto pisano è stato nell’anno 2019, da quel momento in poi la Sezione Aerea ha contato l’utilizzo unicamente dell’AB 412, fino all’anno 2023. Infatti nel 2023 la Sezione Aerea di Pisa è stato il primo reparto operativo d’Italia a vedere impiegata la nuova linea MH169A, elicottero di ultima generazione impiegato con risultati rilevanti tanto in mare che sul territorio, in attività d’Istituto e S.A.R., anche grazie all’innovativo dispositivo IMSI IMEI CATCHER. Nel 2018, grazie anche all’apertura della istituenda Stazione S.A.G.F. di Abetone Cutigliano, il Reparto è stato abilitato all’operazione SAR in ambiente impervio tramite l’utilizzo del verricello, primo Reparto “costiero” d’Italia ad avere questa abilitazione.

Il distintivo, la storia.

Il Crest, nella simbologia in grado di richiamare i concetti di identità e riconoscimento, si compone di una torre pendente simbolo di Pisa, città che ospita il Reparto, un cavallo alato quale richiamo all’attività volativa ed allo stemma della Regione Toscana; una stella polare in riferimento alla simbologia della “giusta direzione” da percorrere sia nel senso etico e morale di comportamento sia come riferimento verso il quale dirigere nel corso della navigazione aerea; un’area circolare di colore giallo in cui è riportata la denominazione del Reparto di colore verde, chiaro richiamo ai colori istituzionali della Guardia di Finanza; un tricolore simbolo dell’Italia.

Perché a Pisa.

A

La posizione di Pisa è strategica sul territorio toscano, essendo la stessa localizzata sul mare, avendo la possibilità di spaziare con un unico volo dal golfo ligure a tutto l’arcipelago toscano. Infatti, grazie alla posizione dell’aeroporto pisano è possibile decollare e raggiungere i punti estremi della circoscrizione di servizio in circa 1 ora di volo, e questo permette al Reparto di garantire una operatività costante sul territorio toscano, potendo contare anche su luoghi strategici per effettuare scali tecnici, quali l’aeroporto di Grosseto, C la sorveglianza del mare, Pisa ha costituito un punto cruciale per il pattugliamento dell’alto Tirreno ed oggi, grazie anche al supporto della componente SAGF, opera in sinergia con le altre Amministrazioni dello Stato per la salvaguardia della vita umana anche in ambiente impervio, ovvero lungo tutto l’arco appenninico e le Alpi Apuane.

Cosa vuol dire comandare Pisa, i pregi, le criticità.

Comandare un Reparto come Pisa è prima di tutto un onore, avendo succeduto un grande Comandante come il Col pil Anedda Massimo che ha lasciato una grande eredità in termine di esperienza lavorativa e umana. Inoltre questo Reparto rappresenta, con la sua storicità ed importanza a livello territoriale, un fiore all’occhiello del nostro Servizio Aereo ed è costantemente punto di riferimento per questo settore territoriale. Inoltre, essendo stato il primo reparto “costiero” ad essere abilitato al verricello su terra, grazie anche alla collaborazione con la componente SAGF, ha visto un costante e sempre più marcato slancio verso le operazioni di ricerca e soccorso sulle catene montuose della regione, banco di prova che ha portato i militari specializzati ad alzare sempre più i loro standard. La Sezione Aerea di Pisa è un Reparto che si divide tra mare e montagna, e questa la vedo come una potenzialità. Voliamo di notte per garantire la sicurezza e la vigilanza in mare, su tutto lo specchio acqueo dell’Arcipelago Toscano e non solo, voliamo di giorno sulle Alpi Apuane ed Appennini per operazioni di verricello, effettuiamo attività congiunte con la componente territoriale del Corpo per il supporto alle indagini ed operazioni di terra, così come d’iniziativa intraprendiamo indagini di Polizia Giudiziaria afferenti le materie di polizia ambientale e polizia economico finanziaria (prettamente in campo aeronautico). È quindi uno stimolo continuo che apprezzo nel mio lavoro di Comandante.

Da chi dipendono-Particolarità.

La Sezione Aerea di Pisa dipende direttamente dal Reparto Operativo Aeronavale di Livorno. Il ROAN di Livorno è il Comando che impiega tutti i mezzi aerei e navali del dispositivo aeronavale regionale toscano, svolgendo un’azione di controllo sul territorio, sulle acque interne, sul mare territoriale e nella zona contigua. La Guardia di Finanza impiega 16 ROAN, posti alle dipendenze dei Comandi Regionali, a copertura totale del territorio nazionale per garantire il controllo della fascia costiera, del mare e delle acque interne.

La Sede è sempre rimasta la stessa? Come si convive non avendo come altri la propria indipendenza aeroportuale?

La Sezione Aerea di Pisa, sin dalla sua istituzione nel 1958, ha insistito sull’aeroporto militare, convivendo e collaborando con l’Aeronautica Militare che trova qui la sua 46 esima Aerobrigata. Originariamente il Reparto non insisteva in queste strutture, bensì condivideva un’area insieme all’Aviazione dell’Esercito. Da oltre 30 anni però la Guardia di Finanza ha avuto in gestione quest’area dove è stata creata dapprima la struttura dove ora si trova l’hangar e gli uffici del Nucleo Efficienza, e dal 1997 la palazzina Comando, dove si trovano gli uffici della Squadra Comando e del Nucleo Operativo.

Caratteristiche del MH-169 A delle Fiamme Gialle.

L’UH-169A in dotazione, prodotto dalla società aeronautica Leonardo S.p.a., è un bimotore medio-leggero di ultima generazione, dotato di sistemi per il volo strumentale o a vista, compatibili con NVG (Night Vision Google). L’alta flessibilità di utilizzo e le apparecchiature di ultima generazione come il sistema “IMSI-IMEI Catcher”, per il monitoraggio e la geolocalizzazione dei telefoni cellulari, lo rendono indispensabile per le attività S.A.R. (Search and Rescue) in montagna e in caso di calamità naturali per la salvaguardia della popolazione, in collaborazione con il personale dei Reparti S.A.G.F. (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza), anche grazie alla dotazione di un verricello Goodrich, altamente performante, con una lunghezza del cavo di 290 piedi. Ha un peso massimo al decollo pari a 4.600 kg, estendibili a 4.800 kg ed è dotato di due turbomotori Pratt and Whitney Canada PW210A, con duplice sistema FADEC (Full Authority Digital Engine Control), che garantiscono una potenza massima al decollo di 1700 hp, una velocità massima di 165 nodi ed un’endurance fino a 4 ore di volo. È caratterizzato, inoltre, dalla modalità APU (Auxiliary Power Unit), che consente di avviare il motore n. 1 (alimentando tutti i sistemi connessi alla Accessory Gear Box), senza, tuttavia, ingaggiare il rotore, diminuendo notevolmente i consumi e aumentando i profili di sicurezza connessi, ad esempio, alle fasi di imbarco di personale. Il primo esemplare presso i Reparti di volo – Volpe 504 – è stato consegnato alla Sezione Aerea di Bolzano il 19 febbraio 2020.  Abbiamo potuto “toccare con mano” il nuovissimo elicottero inserito nella categoria medio-leggero multiruolo, con la nuova livrea accattivante, gialla – nera con profili verdi, voluta dal Comando per respirare una nuova era zero. L’abbiamo anche volato per un volo locale per poterci rendere conto come il nuovo assetto è molto differente dai precedenti AB-412. Abbiamo parlato con i piloti presenti per capire quali siano le varie prestazioni di volo e le capacità tattiche operative che il 169 andrà a coprire nelle varie sezioni aeree della GDF. Dando uno sguardo dall’interno si può notare come il sistema di navigazione di volo e i comandi siano semplificati da schermi MFD (Multi Function Display) e siano ben inseriti in un cockpit che non si fa mancare nulla, mentre la parte posteriore, di facile accesso, offre ampio spazio per i passeggeri. La linea, molto filante, raccorda bene i vani motori mentre in evidenza sono gli scarichi delle turbine verso l’alto. Il sound del mezzo in volo, poi, è davvero gradevole. Il Comando Generale della Guardia di Finanza ha ordinato quattro AW-169 dal 501 al 504 in versione GREEN ovvero pulite e non pronte all’uso operativo, in attesa di tutte le certificazioni per l’aeronavigabilità da parte di (ARMAEREO) la Direzione degli Armamenti Aeronautici, per poi renderle operative e destinarle nelle sue varie Sezioni Aeree. Il Contratto con la Guardia di Finanza, del valore di 280 milioni di euro, prevede l’acquisto per complessivi 22 elicotteri e comprende un pacchetto completo di supporto e addestramento che potrebbe essere esteso, in futuro, inserendo ulteriori servizi fino ad un valore di 100 milioni di euro. Le consegne sono iniziate questa estate e si concluderanno nel 2024, questo secondo le fonti di Leonardo Spa Elicotteri.

Gli AW-169 M della Guardia di Finanza presenteranno una configurazione dedicata comprendente:

•          Verricello di recupero,

•          Sistema di galleggiamento di emergenza e zattere di salvataggio,

•          Tranciacavi,

•          TCAS II (Traffic Collision Avoidance System),

•          Cockpit compatibile con NVG (Night Vision Goggle),

•          HTAWS (Helicopter Terrain Awareness Warning System), sistema di comunicazione avanzato,

•          OPLS (Obstacle Proximity Lidar System), HUMS (Health Usage Monitoring System) avanzato,

•          AFCS (Automatic Flight Control System) con modalità SAR,

•          Faro di Ricerca,

•          Sistema di comunicazione Satcom.

L’aeromobile sarà inoltre dotato di una gamma di sistemi Leonardo come RW ATOS, sistema di osservazione e sorveglianza tattica aerotrasportata con console operatore avanzata, radar Gabbiano, sistema LEOSS (sistema di sorveglianza elettro-ottico a lungo raggio), transponder IFF M428, pannelli della cabina di pilotaggio dei sistemi radio V / UHF e illuminazione e disposizioni per SPHYDER (Smart Processing Hyperspectral Detection e Sistema di ricognizione).

La Manutenzione come viene eseguita e da chi, ogni quante ore etc.

L’attività manutentiva viene svolta da personale specializzato, in forza al Nucleo Efficienza del Reparto, formato appositamente presso la Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare, alternativamente, in elettromeccanici o elettro avionici e successivamente abilitati sulle macchine in dotazione, attraverso corsi specifici presso la sede dell’azienda Leonardo S.p.a. Dal 2020 il Centro di Aviazione della G di F., ente deputato, fra l’altro, alla formazione del personale aeronavigante del Corpo, è stato certificato per la formazione dei manutentori di aeromobili militari quale “Maintenance Training Organization”, in aderenza alla Prescrizione Tecnica AER(EP) P-147, oltre che prima istituzione governativa riconosciuta UAS (UAS Recognized Entity), per effettuare gli esami per il conseguimento della certificazione di Pilota Remoto Europeo (Unmanned Aircraft System) categoria OPEN2. Da tale anno infatti i corsi per manutentori di aeromobili, anche a favore di personale di altre FF.AA. e FF.PP., verranno svolti presso il Centro di Aviazione di Pratica di Mare della Guardia di Finanza. Inoltre, per il momento, la manutenzione straordinaria e anche quella periodica (vedasi 100-200-400 ore o annuale), viene svolta dalla Ditta Leonardo che invia presso il Reparto proprio personale specializzato, o concentrando l’elicottero per un certo lasso di tempo presso lo stabilimento.

Si confermano due MH-169 A per la Sezione di Pisa? Ci saranno altri elicotteri destinati voi?

Al momento la Sezione Aerea ha in sede il VOLPE 511 ed il VOLPE509 ma, stando all’attuale pianificazione, dovrebbe nel prossimo futuro arrivare un terzo MH-169A.

Ore volate in Sezione.

La Sezione Aerea ha un obiettivo minimo di ore che si assesta intorno alle 500 l’anno. In considerazione di questo, ovviamente, il Reparto deve ridistribuire queste ore tra operative, addestrative e altre varie.

Il personale effettivo in Sezione.

La Sezione Aerea conta 33 militari compreso il Comandante, dei quali 27 specializzati. Nello specifico, oltre il Comandante che è un pilota di elicottero, il Nucleo Operativo conta 14 militari, di cui 8 piloti di elicottero e 6 operatori di sistema di bordo; il Nucleo Efficienza invece conta 12 militari, di cui 8 specialisti manutentori e 4 antincendio.

La centrale operativa vostra chi è e che territorio gestisce come competenza?

La nostra sala operativa è quella del R.O.A.N. di Livorno su livello regionale. Ovviamente, lì dove dobbiamo effettuare delle operazioni in cooperazione con pattuglie sul territorio, siamo in contatto anche con le sale operative dei vari provinciali. A livello nazionale invece, tutto ciò che facciamo operativamente parlando, viene deciso e coordinato dalla Centrale Operativa del III Reparto – Operazioni – del Comando Generale.  

 Compiti della Sezione.

I compiti istituzionali sono i vari. Prima di tutto, nascendo come Sezione Aerea costiera, il nostro compito è quello di sorvegliare il mare ed i confini delle acque territoriali. Infatti, con il d.lgs. 177/2016, la Guardia di Finanza è l’unica forza di polizia in mare, e noi assolviamo a questo compito con ricognizioni costiera e ricerche natanti, monitorando il traffico nautico in transito, e sorvegliando quelle che sono le attività umane in mare, siano queste commerciali o turistiche. Sul territorio regionale invece diamo un concreto supporto alle indagini dei Reparti territorialmente competenti, magari durante le operazioni più sensibili, o tramite il telerilevamento aereo svolgiamo un lavoro di analisi per il proseguo delle indagini in una determinata area. Con la componente S.A.G.F. concorriamo anche alla salvaguardia della vita umana in ambiente impervio, sia mediante l’utilizzo del sistema di ricerca IMSI IMEI CATCHER, sia grazie alle operazioni di recupero tramite verricello in ambiente impervio. Inoltre, restando comunque dei finanzieri e quindi svolgendo compiti di polizia economico finanziaria, la Sezioni Aerea svolge d’iniziativa indagini di carattere economico e doganale in materie aeronautica, o, grazie ai rilievi ed al supporto del personale ARPAT, compiti di polizia ambientale.

La collaborazione con il CNAS e il Soccorso Alpino della G di F.

Come accennato in precedenza, è stata avviata una proficua collaborazione con il CNSAS e, sulla scorta del Protocollo nazionale, sono stati avviati a livello locale una serie di ulteriori protocolli volti a migliorare la collaborazione e l’addestramento congiunto. Senza ombra di dubbio con l’istituzione della Stazione S.A.G.F. di Abetone Cutigliano nel 2018, la Sezione Aerea di Pisa ha avuto un interesse maggiore alle operazioni in ambiente impervio. Infatti, proprio da quell’anno, è stata la prima Sezione Aerea costiera abilitata all’uso del verricello in ambiente impervio. Va sottolineato che col passare del tempo la collaborazione con il SAST e con il SAER è aumentata, a tal punto che ora, con l’avvento dell’IMSI IMEI CATCHER, il nostro dispositivo è quanto mai fondamentale in caso di dispersi.

Il SAGF dell’Abetone.

Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) presso l’Abetone è un’unità specializzata che opera nelle aree montane e impervie dell’Appennino tosco-emiliano avendo competenza sia nella regione Toscana che in Emilia Romagna. La Guardia di Finanza, oltre alle sue tradizionali funzioni di polizia economico-finanziaria, ha competenze specifiche nel soccorso e polizia in montagna, con personale addestrato e attrezzato per operare in condizioni ambientali difficili.

Compiti principali del SAGF di Abetone:

  1. Soccorso in montagna: Interventi di ricerca e salvataggio di persone disperse o in difficoltà, sia durante il periodo invernale (valanghe, incidenti sciistici) che estivo (escursionisti in difficoltà).
  2. Prevenzione e sicurezza: Compiti di Polizia Giudiziaria in caso di eventi rilevanti in ambiente impervio e montano; controlli nelle aree sciistiche per garantire la sicurezza dei turisti e la corretta fruizione delle piste da sci.
  3. Addestramento e cooperazione: Collaborazione con altri enti e corpi di soccorso alpino, partecipazione a esercitazioni e attività formative specifiche per migliorare le tecniche di intervento in montagna.

Base operativa

La stazione SAGF dell’Abetone è una delle più importanti dell’Appennino e serve un’area molto frequentata, sia durante il periodo invernale che in quello estivo. Il personale è altamente specializzato, con addestramenti specifici in tecniche di soccorso alpino, tra cui l’uso di unità cinofile per la ricerca di persone sotto le valanghe. Il SAGF di Abetone rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la sicurezza e il soccorso nell’intera area montana, garantendo interventi tempestivi ed efficaci in caso di emergenze. Nel 2024, la Stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) di Abetone Cutigliano ha condotto numerosi interventi di soccorso, salvando diverse vite in condizioni difficili. Durante l’inverno, i finanzieri specializzati hanno tratto in salvo 19 persone coinvolte in incidenti sciistici o escursionistici in aree impervie e innevate. Hanno partecipato a 10 operazioni di ricerca di persone scomparse, operando in sinergia con il Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco, e il 118. Queste operazioni, talvolta realizzate in condizioni meteo avverse, hanno richiesto l’uso di elicotteri e tecnologie avanzate per la localizzazione.

Storia SAGF

Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) è una specializzazione delle Fiamme Gialle nata per garantire la sicurezza in montagna e nelle aree impervie, sia attraverso attività di soccorso sia di polizia. La sua storia affonda le radici negli anni ’50, quando la Guardia di Finanza iniziò a sviluppare competenze specifiche per operare in ambiente montano, soprattutto per contrastare il contrabbando nelle zone di confine.

Sviluppo Storico:

Anni ’50 e ’60: In risposta all’intensificarsi del contrabbando nelle regioni montuose, le Fiamme Gialle iniziarono a formare unità specializzate per pattugliamenti in alta quota. Questo portò alla creazione delle prime squadre di soccorso alpino.

Anni ’70 e ’80: Il SAGF si evolve come reparto autonomo, con l’acquisizione di competenze sempre più avanzate, anche grazie alla formazione tecnica e all’acquisizione di attrezzature specifiche per il soccorso in montagna e la lotta contro i crimini ambientali.

Anni ’90 e 2000: Con l’aumento della frequentazione delle montagne da parte di turisti ed escursionisti, il SAGF amplia i suoi compiti. Le unità non solo eseguono operazioni di soccorso, ma diventano anche responsabili della prevenzione degli incidenti e della sicurezza delle piste da sci.

Oggi: Il SAGF è riconosciuto a livello nazionale per l’elevata professionalità nel soccorso in montagna, nella gestione delle emergenze ambientali e nella prevenzione di crimini legati all’ambiente e alle attività montane. Le sue unità operano in stretta collaborazione con altri corpi specializzati e con il Servizio Nazionale di Protezione Civile. Il SAGF dispone oggi di numerose stazioni operative distribuite su tutto il territorio italiano, specialmente nelle regioni montuose. Ogni anno, queste unità partecipano a centinaia di interventi di soccorso, confermando il ruolo cruciale delle Fiamme Gialle nella protezione delle vite umane in montagna. Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) ha diverse caserme e stazioni operative distribuite lungo tutto il territorio montuoso e impervio d’Italia. Attualmente, ci sono 29 stazioni SAGF, situate in regioni strategiche per garantire un efficace intervento in caso di emergenze in montagna e attività di prevenzione. Ecco una panoramica delle principali aree in cui sono presenti queste stazioni:

Stazioni SAGF per regione:

  • Valle d’Aosta: Cervinia, Entreves
  • Piemonte: Bardonecchia, Cuneo, Domodossola, Alagna Valsesia
  • Lombardia: Bormio, Edolo, Madesimo, Sondrio
  • Trentino-Alto Adige: Brunico, Merano, Passo Rolle, Prato alla Drava, Silandro, Tione di Trento, Vipiteno
  • Veneto: Auronzo di Cadore, Cortina d’Ampezzo
  • Friuli-Venezia Giulia: Tarvisio, Tolmezzo
  • Toscana: Abetone-Cutigliano
  • Abruzzo: L’Aquila, Roccaraso
  • Campania: Sant’Angelo dei Lombardi
  • Calabria: Cosenza
  • Sardegna: Nuoro
  • Sicilia: Nicolosi

Queste stazioni coprono l’intero arco alpino e le principali catene montuose appenniniche, garantendo un rapido intervento nei casi di emergenze alpinistiche, incidenti in montagna e situazioni di rischio in ambienti impervi. Le squadre del SAGF sono altamente addestrate e pronte a operare in condizioni estreme, avvalendosi anche dell’uso di unità cinofile e attrezzature tecnologicamente avanzate.

Come funzione l’allarme S.A.R. per la Sezione.

L’attivazione avviene prioritariamente attraverso le Sale Operative locali, le quali veicolano le richieste di intervento avanzate dalle Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza o da altri attori istituzionali, quali C.N.S.A.S., A.N.P.AS., VV.FF. L’attivazione può arrivare anche dalla Centrale Operativa del Comando Generale, in presenza di eventi di rilevanza nazionale. In caso di necessità il comandante della Stazione S.A.G.F. allerta la Sala Operativa del suo Comando Provinciale che a sua volta allerta la Sala Operativa del ROAN. Contemporaneamente, per le vie brevi, il comandante della Sezione Aerea viene chiamato dal comandante della Stazione SAGF, come previsto da disposizioni interne, ed approntano già il dispositivo aereo.

Abilitazione NVG.

Nell’ambito del piano di ammodernamento della flotta e delle strutture in uso, già in atto, è in previsione l’attuazione di appositi corsi di formazione tesi a qualificare ulteriormente il personale pilota, anche mediante il conseguimento della carta strumentale per effettuare voli IFR e dell’abilitazione NVG per le operazioni SAR su terra notturne. In questo preciso momento storico tutti i piloti della Sezione Aerea sono abilitati all’utilizzo degli NVG su mare in operazioni notturne.

I mezzi Aerei del Servizio Aeronavale.

I mezzi in dotazione oltre al nuovissimo AW-169, si dividono in elicotteri (Ala Rotante) ed aerei (Ala Fissa).

Elicotteri:

UH-169 A “Green” (Utility Helicopter): elicottero con nessun sistema di missione, non ha l’operatore console all’interno, il faro ricerca è posto dietro sotto il l’elicottero, ha il verricello, è dotato di carello con ruote e piccoli pattini per atterraggio su terreni nevosi. È un elicottero bimotore di ultima generazione AW169, progettato secondo i più recenti requisiti FAR/JAR/EASA e gli standard degli operatori militari, di pubblica sicurezza e governativi. L’esclusivo design dell’impianto propulsivo permette di alimentare tutti i principali sistemi a rotori fermi (modalità APU – Auxiliary Power Unit) ottimizzando i tempi di risposta e la disponibilità operativa.

 MH- 169 A (Military Helicopter) “FOC” Full Operative Capability: elicottero dotato di radar “Pellicano”, dotato di pattini per l’atterraggio, faro di ricerca laterale, aerodinamica migliorata grazie alle alette poste sullo stabilizzatore orizzontale di coda, migliorando così il sistema autopilota, telecamera IR e console all’interno dell’abitacolo ed elicottero di fase 8 come avionica. Più stabile, meno nervoso della versione UH per quanto riguarda i decolli e gli atterraggi in CAT – A.

AW-139 (PH-139): Gli AW-139 saranno impiegati per lo svolgimento di un’ampia gamma di missioni tra cui pattugliamento e ricognizione in mare e in montagna, ordine pubblico e protezione della sicurezza nazionale. I relativi sensori, gestiti dal sistema di missione ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance) di Leonardo, comprendono il radar di sorveglianza ad elevate prestazioni (multi-mode/multi-mission) Gabbiano e il sistema elettrottico ad alta risoluzione (Forward Looking Infra-Red / Low Light TV) con indicatore di bersagli in movimento (Moving Target Indicator) completamente integrato con la consolle di missione e in grado di fornire all’equipaggio un quadro tattico chiaro e di facile comprensione. Gli equipaggiamenti per le comunicazioni forniti da Leonardo comprendono la radio multi-banda SRT-700, sistemi di comunicazione marittima e satellitare e il transponder per identificazione amico-nemico (IFF – Identification Friend or Foe) M428. L’elicottero presenta inoltre cabina di pilotaggio e passeggeri compatibili con l’impiego di visori notturni (Night Vision Goggle), faro di ricerca di nuova generazione, un sistema anticollisione laser realizzato dalla divisione Elicotteri di Leonardo (Optical Proximity LiDAR System), sistema per discesa rapida dall’elicottero, tagliacavi, serbatoi ausiliari per il carburante, galleggianti di emergenza e scialuppe di salvataggio.

Aerei:

ATR-42 Marine Patrol (P-42A/B): è un aeroplano Multiruolo di moderna concezione, primo esempio di vettore civile utilizzato per sviluppare una versione militare e di polizia. Ha ampia capacità di carico e costituisce la massima espressione tecnologica del comparto aereo del Corpo. Piattaforma polifunzionale dotata di avionica di ricerca idonea alle esigenze operative.   

Piaggio P-180 Avanti II: aeromobile a tre superfici portanti. Grazie alle sue particolari caratteristiche aerodinamiche, che lo rendono più veloce, con maggior autonomia e minor consumi, unico nel suo genere, viene utilizzato per il trasporto tattico di unità operative. 

Da evidenziare la possibilità di eseguire missioni di trasporto sanitario, con imbarco fino a 2 barelle e relativo personale medico.

ATR 72 MP: Le capacità di Comando, Controllo, Comunicazione, Computer, Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione (C4ISR) gli permettono di svolgere ruoli che vanno dal monitoraggio dei corridoi di traffico marittimo alla protezione delle attività di pesca, dalla lotta al contrabbando e al narcotraffico al pattugliamento delle zone economiche esclusive (ZEE), fino alle operazioni di ricerca e soccorso (SAR). Il velivolo può essere utilizzato anche in attività di trasporto personale e materiali, lotta antisommergibile (ASW – Anti Submarine Warfare), antisuperficie (AsuW – Anti-surface Warfare) ed ELINT (Electronic Intelligence).

Arruolamento nel Servizio Aeronavale.

Gli ufficiali del Comparto Aeronavale frequentano un corso regolare presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, ove conseguono la laurea magistrale in giurisprudenza e a seguire la specializzazione di “pilota militare”, oppure di ” comandante di stazione e unità navale”.

Gli Ispettori devono superare un corso biennale presso la Scuola Ispettori e Sovraintendenti dell’Aquila, a cui segue un corso di specializzazione della durata di un anno presso la Scuola Nautica del Corpo, con sede a Gaeta (LT).

Gli appartenenti al ruolo degli appuntati e finanzieri del contingente di mare frequentano un corso della durata di un anno presso la stessa Scuola Nautica del Corpo. Il personale del Servizio Aereo acquisisce la specializzazione di pilota militare di aereo o di elicottero attraverso appositi corsi che si svolgono presso le scuole di volo dell’Aeronautica Militare. La post-formazione è invece garantita dal Centro di Aviazione della Guardia di Finanza con sede a Pomezia – Pratica di Mare (RM), che ha l’importante compito di gestire il percorso di formazione operativa, di qualificazione e aggiornamento professionale per tutto il personale del Sevizio Aereo del Corpo (piloti, manutentori, aerosoccorritori e antincendio).

Il Personale Navigante. (Piloti)

Gli ufficiali piloti vengono arruolati annualmente da aspiranti civili mediante uno specifico bando di concorso per l’Accademia della Guardia di Finanza. Nel caso in cui il Corpo abbia necessità di ulteriori piloti, sia per ala fissa che per ala rotante, viene bandito un concorso interno rivolto al personale dei ruoli Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri (I.S.A.F.). Passate le dure selezioni, il personale destinato a volare su ala rotante (elicottero) verrà inviato alla Scuola Volo del 72° Stormo A.M. di Frosinone, per chi invece volerà su ala fissa (aeroplano) sarà destinato al 70° Stormo dell’A.M di Latina.  Questo percorso porterà i neo piloti a fregiarsi dell’Aquila Turrita di pilota militare e andranno al Centro di Aviazione di Pratica di Mare per acquisire l’abilitazione alla macchina di Reparto. Le varie abilitazioni sulle varie macchine sono rilasciate sempre dal Centro di Aviazione di Pratica di Mare.

Diventare Specialista sugli Aeromobili della G di F.

Tutti gli specialisti manutentori polivalenti, dopo aver superato le selezioni mediante un concorso interno al Corpo, vengono trasferiti a Caserta presso l’Aeronautica Militare per la formazione specialistica nella parte teorica. Raggiunta la qualifica il finanziere viene inviato a Pratica di Mare per l’apprendimento della parte pratica e successivamente assegnato al Reparto di Volo dove effettuerà un periodo ON JOB TRAINING. Nei sei mesi successivi, il neo-specialista sarà affiancato ad un collega, ovviamente una figura esperta, che gli consentirà di assistere ed operare con maggior sicurezza tutelando così la qualità del lavoro. Il Capo Manutenzione al termine dei sei mesi di formazione, accertata l’idoneità di lavorare autonomamente, richiede il nulla osta al Centro di Aviazione di Pratica di Mare che certifica la sua completa indipendenza lavorativa. Come detto in precedenza dal 2020 i corsi di formazione per il predetto personale sono svolti direttamente dal Centro di Aviazione della G.di F. in quanto ente certificato Emar 147 in base alle normative europee.

In volo con le Volpi della Sezione di Pisa a bordo del nuovo MH-169A.
Il personale navigante, insieme agli specialisti e ai colleghi del SAGF, ha partecipato al briefing quotidiano tenuto dal Comandante della Sezione Aerea, insieme ai piloti più esperti. Durante il briefing, sono state verificate le condizioni meteo della giornata, l’efficienza operativa degli elicotteri in uso, le diverse configurazioni possibili, il carburante a bordo e tutti gli altri elementi necessari per pianificare le missioni operative e addestrative, in particolare quelle destinate ai piloti più giovani appena entrati in sezione dopo i corsi di volo. Nel nostro caso, abbiamo avuto l’opportunità di operare con due elicotteri, Volpe 511 e Volpe 509 (i nomi in codice dei mezzi aerei della GdF), pronti al decollo per le ore 10:00 locali. L’obiettivo era di dare risalto all’attività operativa e offrire a chi ci legge una dimostrazione delle varie operazioni possibili in questa Sezione Aerea. Dopo il decollo da Pisa, la prima parte della missione ci ha portato a Viareggio, sul litorale toscano, per pattugliare la costa. Grazie alla telecamera IR, abbiamo verificato l’assenza di abusi edilizi, il rispetto delle normative da parte degli stabilimenti balneari e l’osservanza delle regole marittime da parte delle imbarcazioni, con particolare attenzione alle moto d’acqua, spesso causa di incidenti o di violazioni delle zone marine. Inoltre, vengono monitorate imbarcazioni sospette e svolte verifiche economico-finanziarie, offrendo supporto alle unità del Gruppo Aeronavale per controlli più delicati. Nella seconda parte dell’attività, ci siamo diretti verso le Alpi Apuane per un addestramento con i colleghi del SAGF, a bordo del secondo elicottero, Volpe 509, equipaggiato con un verricello apposito per missioni in montagna. Giunti a circa 1500 metri di altitudine, abbiamo cercato una zona adatta per lo sbarco degli operatori del Soccorso Alpino e assistito a tre possibili scenari di intervento in caso di reale necessità:

Atterraggio parziale: in una zona impervia, l’elicottero appoggia solo parzialmente sul terreno, consentendo lo sbarco dei due soccorritori con le loro attrezzature. Questo tipo di intervento è utilizzato quando è necessario più tempo per le operazioni di ricerca. Successivamente, l’elicottero decolla nuovamente per tornare sul posto e recuperare i soccorritori, eventualmente con una barella.

Discesa con verricello: abbiamo assistito alla discesa del primo soccorritore con verricello su un promontorio ripido e difficoltoso, tipico luogo di ricerca e di possibili incidenti per escursionisti. Successivamente, la stessa operazione è stata eseguita per calare il secondo soccorritore.

Recupero simultaneo: nella terza parte dell’addestramento, i due soccorritori del SAGF sono stati recuperati contemporaneamente tramite una speciale imbragatura. Questo sistema permette di sollevare due persone insieme, oppure un soccorritore e un ferito, a seconda della gravità della situazione e della conformazione del terreno.

Abbiamo constatato che la differenza tra una missione addestrativa e una reale è minima, poiché in entrambi i casi si cerca sempre di spingersi ai limiti per perfezionarsi e mantenere tutto sotto controllo. Tuttavia, non è sempre facile, specialmente a causa delle condizioni meteo del territorio toscano, dove le masse d’aria fredda della montagna si scontrano con quelle più calde del mare, provocando repentini cambiamenti rispetto alle previsioni meteo pianificate al decollo. Vivere un’esperienza così intensa dal punto di vista umano, dove la sinergia e la professionalità sono cruciali, ci permette di comprendere come, talvolta, per salvare la vita di un cittadino in difficoltà si rischia di superare anche il limite di sicurezza. È un aspetto importante che il lettore deve cogliere tra le righe, riconoscendo il valore di chi mette in gioco la propria vita per salvare quella degli altri.

Conclusioni.

Porgo un doveroso e personale ringraziamento al V Reparto – Ufficio Stampa del Comando Generale della Guardia di Finanza, al Comandante della Sezione Aerea Cap Andrulli Damiano, e a tutti i membri della Sezione Aerea di Pisa per l’accoglienza ricevuta. Insieme alla redazione ringraziamo tutto lo staff per averci permesso di partecipare attivamente ad una delle loro giornate di esercitazioni e attività operativa consentendoci di raccogliere emozioni da trasmettere ai nostri numerosi lettori e documentare quanto sia straordinario l’impegno profuso dalle nostre Fiamme Gialle, soprattutto con quanta serietà e professionalità svolgono il proprio dovere volto a mantenere il rispetto della  legalità, la salvaguardia degli interessi economico-finanziari del Paese e la protezione dei cittadini.

Testo & foto di Alessio L. a cura di www.AB-AviationReporter.com

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