
Il nuovo Servizio Aeronavale della Guardia di Finanza
Cenni storici
Il Servizio aereo della Guardia di Finanza nasce il 1° febbraio 1954; è un Corpo Speciale di polizia e
parte integrante delle Forze Armate. Viene costituito, nel secondo dopoguerra, per contrastare il continuo dilagare del contrabbando marittimo e nasce dall’esigenza di formare un nuovo sistema sociale fatto di buone regole fiscali e doganali.
L’idea di utilizzare il mezzo aereo per il servizio della Guardia di Finanza risale però ai primi anni del secolo scorso, quando il capitano Luca Bongiovanni, lungimirante, sottolineò l’importanza e i vantaggi che avrebbero portato le informazioni dettagliate ottenute da “un’esplorazione dall’alto” delle costiere.
Il distintivo adottato dal Servizio aereo è una volpe rossa in campo giallo, proprio la volpe: animale simpatico, furbo ma soprattutto molto intelligente; idea geniale di Aldo Morelli, tenuta a battesimo dai piloti specialisti della Sezione aerea di Pisa.

Nel 1955 vennero messi a disposizione della Guardia di Finanza, in modo permanente, tre aerei “Breechcraft” C45 bimotori “multiuso”, mentre gli elicotteri “Augusta Bell” furono i primi ad essere utilizzati dal Corpo sull’aeroporto di Napoli, formando la prima sezione aerea.
La Guardia di finanza fu, per molti anni, l’unica forza di polizia a dotarsi di nuovi mezzi e formare un’adeguata struttura operativa.
Durante il 1956 il Corpo ricevette sei velivoli, che permisero la costituzione delle sezioni aeree di Palermo, Pisa e Padova, mentre nel 1958, con l’arrivo del nuovo elicottero “Augusta-Bell AB47J”,si costituì la prima sezione “Elicotteri da Montagna” e vennero svolte le prime operazioni all’idroscalo di Como.
In un primo tempo il nuovo mezzo venne utilizzato, solo per il trasferimento, dalle pattuglie di finanzieri; successivamente, grazie all’apporto di nuove tecniche, venne impiegato direttamente per contrastare il contrabbando montano.
Nel 1975 arrivarono nuove risorse: gli elicotteri Breda-Nardi NH500M con propulsione a turbina, che diedero corso ad un graduale rinnovamento della line di volo.
Negli anni ’80 fu potenziato il complesso aeronavale, ma, nel 1982, la sezione aerea venne chiusa per poi essere riattivata, pochi anni dopo, nel 1988. La nuova sede fu resa operativa sull’aeroporto di Venegono Inferiore a Varese e, successivamente, trasferita a Venegono Superiore.
In questo periodo si sentì l’esigenza di estendere la vigilanza anche nella fascia notturna e prolungare il raggio d’azione dei velivoli, per dar vita ad una componente d’altura del dispositivo ed essere, in questo modo, in grado di mantenere gli accordi di cooperazione con altri Paesi del Mediterraneo. Nacque così l’elicottero “A109 AII”, dotato di strumentazione idonea e completa.
Con il Servizio Aereo e l’utilizzo di elicotteri sempre più innovativi, la Guardia di Finanza ha fatto un bel salto di qualità, rafforzando il controllo e la vigilanza lungo i confini marittimi, contrastando sempre più efficacemente il contrabbando e l’illegalità. Fondamentale l’apporto contro la criminalità e la tratta di esseri umani; notevole il contributo alla salvaguardi del demanio marittimo e la tutela dell’ambiente quale patrimonio dell’umanità.
Il Servizio Aeronavale oggi
La Guardia di Finanza ha ridisegnato negli ultimi anni l’assetto del proprio dispositivo aeronavale prevedendo, fra l’altro, una componente alturiera (forza di proiezione) ed una componente costiera/regionale.
La componente alturiera di proiezione, in particolare, è costituita da tre Gruppi Aeronavali ed un Gruppo di Esplorazione Aeromarittima (GEA), dotati di mezzi a grande capacità di scoperta.
Risponde alle nuove esigenze di controllo del Mediterraneo e delle sue “autostrade del mare”, per la sicurezza degli scambi commerciali e contro il traffico illecito di persone e di merci, stupefacenti per primi.
Per raggiungere questi fini, unitamente al Ministero degli Interni, cerca la più stretta collaborazione con i Paesi rivieraschi, membri dell’Unione europea e gli altri comunque aperti allo sviluppo di una cornice europea di sicurezza.
La componente regionale svolge compiti di sicurezza, in via esclusiva, nelle acque territoriali e di polizia economica-finanziaria, come tipici della GDF nei confronti delle attività direttamente correlate al mare e alla portualità alla tutela del demanio marittimo nonché del patrimonio ambientale.
La finalità è evitare che ci siano abusi nello sfruttamento delle aree demaniali (lidi ed altre attività imprenditoriali operanti lungo le coste marittime e nelle le zone lacustri) e che le attività commerciali siano correttamente eseguite nel rispetto delle normative vigenti tutelando così anche consumatori e diportisti.
Arruolamento nel Servizio Aeronavale.
Gli ufficiali del Comparto Aeronavale frequentano un corso regolare presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo e Roma, ove conseguono la laurea magistrale in giurisprudenza e a seguire la specializzazione di “pilota militare”, oppure di ” comandante di stazione e unità navale”.
Gli Ispettori devono superare un corso biennale presso la Scuola Ispettori e Sovraintendenti dell’Aquila, a cui segue un corso di specializzazione della durata di un anno presso la Scuola Nautica del Corpo, con sede a Gaeta (LT).
Gli appartenenti al ruolo degli appuntati e finanzieri del contingente di mare frequentano un corso della durata di un anno presso la stessa Scuola Nautica del Corpo.
Il personale del Servizio Aereo acquisisce la specializzazione di pilota militare di aereo o di elicottero attraverso appositi corsi che si svolgono presso le scuole di volo dell’Aeronautica Militare.
La post-formazione è invece garantita dal Centro di Aviazione della Guardia di Finanza con sede a Pomezia – Pratica di Mare (RM), che ha l’importante compito di gestire il percorso di formazione operativa, di qualificazione e aggiornamento professionale per tutto il personale del Sevizio Aereo del Corpo (piloti, manutentori, aerosoccorritori e antincendio).
Organigramma del Reparto Operativo Aeronavale (ROAN) di Como
Il Reparto Operativo Aeronavale di Como, da cui dipende la Sezione Aerea di Varese con sede in Venegono, risulta così organizzato:
Il Comandante è un Colonnello da cui dipende la Stazione Navale Lago di Como e la Sezione Aerea di Varese.
Stazione Navale Lago di Como => Sezione Operativa Navale Lago di Garda
=> Sezione Operativa Navale Lago di Lugano
=> Sezione Operativa Navale Lago Maggiore
Ufficio Comando => TCol. / Magg. => da cui dipendono la Sezione Personale e la Sezione Operazioni
Organigramma della Sezione Aerea di Varese
Il Comandante è il T.Col. pil. R. F. da cui dipendono la Squadra Comando
Subordinatamente al Comandante sono in servizio nello stesso Reparto di volo il Ten. pil. D. C., Comandante del Nucleo Operativo ed il Lgt. C. T., Comandante del Nucleo Efficienza.
Una Giornata da Reporter Soccorritore della GDF.

Lunedì 6 luglio u.s. AB-AviationReporter è stato accolto dalla Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Venegono, grazie all’autorizzazione concessa dal Comando Generale di Roma V Reparto – Ufficio Stampa. Di seguito – proprio dalle sue parole – potrete leggere il resoconto di questa una nuova avventura: “all’entrata della base ad accogliermi c’è il Tenente pilota D. C., Comandante del Nucleo Operativo. Dopo le presentazioni di rito con tutti i piloti e gli specialisti di turno, dopo un gradevole caffè offerto gentilmente dai ragazzi, ci dirigiamo in aula briefing per assistere all’apertura della giornata di lavoro, con lettura delle condizioni meteo, Notam (Notice to Air Man), informazioni aeronautiche, verifica efficienza elicotteri e le indicazioni relative alle missioni da svolgere.
Dopo il briefing sono stato portato alla sala vestiario per poter indossare il giubbotto di sopravvivenza (detto “Secumar”, nella sua versione da montagna).
L’elicottero usato in questa giornata è il “Volpe 215”, un HH-412 C, ci attende sul piazzale, pre-volato dagli specialisti, vengono eseguiti tramite una tabella specifica della macchina, i parametri da controllare per garantire la sicurezza del personale a bordo e l’integrità della macchina stessa prima di staccare i pattini da terra, così da condurre un volo in totale sicurezza.
La Sezione di Varese ha in dotazione due elicotteri bi-turbina HH-412C dotati di verricello per interventi di recupero persone ad alte quote e non solo, nonché un mono-turbina OH-500 D usato per attività di ricognizione, ricerca in aree dallo spazio ridotto, pattugliamento e missioni di collegamento.
L’equipaggio per la missione di addestramento con il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) a cui ho avuto l’occasione di partecipare era formato da tre piloti: il Ten. pil. C., il Lgt. pil. P. e il M.A. pil. S., che si sono alternati ai comandi, l’operatore al verricello Brig.C. P. e l’aerosoccorritore App. sc. D.
Dopo uno scrupoloso briefing relativo alle procedure da attuare in caso di emergenza, di condotta sul velivolo nonché d’imbarco e sbarco ho allacciato la cintura di sicurezza ed indossato le cuffie.
Giusto il tempo di sentire le due turbine Pratt & Whitney da 1875 Shp accendersi in sequenza separata, il portellone laterale chiudersi ed eccoci già staccare i pattini dalla piazzola dal Reparto per essere in volo alle 09.00 orario locale, direzione Como Lago/Colico.
L’arrivo al campo base (l’aeroporto di Caiolo) è previsto in 50 minuti di volo, ci attendono il Comandante della Stazione SAGF di Sondrio, M.A. M. ed il V.Brig. S., due esperti tecnici di Soccorso Alpino, che unitamente alle Stazioni SAGF di Bormio, Madesimo ed Edolo coprono l’intero arco Alpino Lombardo.

Atterrati sul piazzale adibito all’atterraggio degli elicotteri, spenti i due motori, il tempo necessario ad imbarcare il materiale tecnico per il soccorso (come se fosse una reale operazione di soccorso) ed in meno di 15 minuti ci ritroviamo di nuovo in volo verso la zona della Preda Rossa a circa 2.000 metri, il punto prestabilito sul quale effettuare due verricellate – una in salita e una in discesa con singolo soccorritore ed un verricello doppio – nei pressi di una zona pianeggiante sita vicino ad un fiume e ad un laghetto con attigua presenza medio/fitta di conifere.

La seconda esercitazione è stata invece effettuata ad una quota di circa 3.200 metri sulla morena laterale del Ghiacciaio del Monte Disgrazia, con l’approntamento della barella portantina Kong, modulabile in base alla tipologia di soccorso da prestare, trasportabile in uno zaino di medie dimensioni e dal peso contenuto, uno strumento assolutamente indispensabile in questi impervi ambienti.
Ho avuto l’opportunità di assistere ad un’esercitazione svolta con la massima professionalità, sono stato testimone di come sia necessaria ed imprescindibile la coordinazione e la sinergia tra l’equipaggio in volo ed i soccorritori, soprattutto provando ad immaginare in quali situazioni meteo – talvolta estreme – si possano trovare ad operare questi eccellenti e motivatissimi militari delle fiamme gialle.
Il Maresciallo Aiutante M. ci ha spiegato che in un anno gli interventi fatti tramite l’ausilio dell’elicottero sono stati nell’ordine di una ventina, mentre i soccorsi sulle piste da sci e nei boschi di quest’ampio settore delle Alpi sono stati circa 150 in una sola estate.
Ricordiamo a tal proposito che i soccorritori sono agenti di Polizia Giudiziaria quindi, oltre alla loro specializzazione, intervengono al bisogno durante competizioni sportive, per decessi avvenuti sulle piste, oppure nei boschi. Sostanzialmente, per quanto concerne gli interventi in ambienti alpini così come sono le attività di supporto e controllo svolte sui lidi, i finanzieri garantiscono altre sì il rispetto delle norme in materia di tutela ambientale.
Ringraziati i ragazzi del Soccorso Alpino, dopo aver rifornito l’HH-412C rientriamo in base a Venegono Superiore in 52 primi. Alle 12.00 ora locale appoggiamo nuovamente i pattini al suolo.
Dopo il consueto de-briefing, il Ten. pil. C. mi ha intrattenuto raccontando alcuni dei soccorsi effettuati con l’ausilio degli elicotteri della Sezione Aerea di Varese.
1 agosto 2017 sono intervenuti per recuperare un anziano sordomuto di circa 70 anni che era disperso da ormai 3 giorni nella zona di Crevoladossola, in tale circostanza il disperso veniva rintracciato e verricellato a bordo dai finanzieri.
21 febbraio 2017 Cascate di ghiaccio di Cogne – frazione Lillaz; tre ragazzi hanno cercato di scalare le cascate ghiacciate provocando la rottura della struttura di ghiaccio ed innescando il distacco di una grossa lastra che ha schiacciato, purtroppo uccidendolo, il primo degli scalatori.
I colleghi della Stazione SAGF di Entreves allertarono la Sezione Aerea di Venegono per avere il supporto dell’elicottero al fine di poter recuperare la salma e i due ragazzi sopravvissuti.
7 aprile 2018 la stessa Sezione Aerea GDF svolgeva una complessa ed articolata attività di volo a supporto della stazione SAGF di Entreves, impegnata in un intervento di soccorso in scenario valanghivo. Il fronte della valanga staccatosi alla quota di 2.600 metri aveva travolto ben 20 scialpinisti uccidendone due, l’elicottero consentiva il trasporto a valle delle salme ritrovate sotto la slavina nonché il successivo sopralluogo del Magistrato di turno.
23 Giugno 2018 in Val Chiavenna veniva segnalato un escursionista disperso. La Sezione Aerea è intervenuta con l’NH-500, portando in quota i soccorritori. Fortunatamente la ricerca ha avuto esito positivo e l’uomo è stato portato in salvo.
Purtroppo, come ricorda il Tenente Pil. C. nonostante i tempi di allerta brevi, nella parte montana non è sempre facile ritrovare persone disperse, specialmente se i soggetti non hanno con sé sistemi di ritrovamento visibili ed udibili alle squadre di soccorso le quali, partendo dai più tecnologici sistemi satellitari o di telefonia mobile possono essere rappresentati, ad esempio, da un fischietto, da fumogeni colorati o da un lanciarazzi.
Un consiglio utilissimo da parte dei soccorritori prima di avventurarsi in montagna è quello di (oltre ad avere un idoneo strumento per il tracking della posizione) indossare indumenti dai colori accesi o fluorescenti che aumentano di molto la possibilità di essere individuati dal cielo in caso di necessità.
Val la pena evidenziare come la Sezione Aerea GDF di Venegono non si occupi esclusivamente di operazioni di soccorso, ma anche di altre attività di polizia giudiziaria quali, ad esempio, la ricerca di piantagioni illegali di sostanze stupefacenti o di discariche abusive di rifiuti tossici e speciali.
Proprio per quanto riguarda le piantagioni occulte di stupefacenti, il periodo di maggior impegno per la ricerca con gli elicotteri si concentra tra i mesi di luglio ed agosto, periodo nel quale le piantine di cannabis vengono celate nei campi di grano in modo da nasconderle da sguardi indiscreti. Nel solo 2017, proprio grazie a queste attività di ricognizione aerea, sono stati sequestrati ben 80 kg. di canapa indiana coltivata in zone nelle quali mai ci si aspetterebbe di trovare queste piante d’origine tropicale.”
L’autore ringrazia il V Reparto – Ufficio Stampa del Comando Generale della Guardia di Finanza, il Reparto Operativo Aeronavale della GDF di Como e tutti i membri della Sezione Aerea di Varese per l’accoglienza ricevuta nonché per aver dato l’occasione di partecipare ad un’intera giornata di esercitazione, consentendoci così di poter illustrare ai nostri lettori quanto sia grande l’impegno profuso dalle nostre fiamme gialle per il mantenimento della legalità, degli interessi economico-finanziari del Paese e per la salvaguardia dei cittadini.
Foto & Testo di Alessio L.